Ottobre è un mese delicato per il fegato, che si trova a dover affrontare numerosi mutamenti climatici e metabolici: in questa stagione, infatti, a causa del cambio di alimentazione dovuto all’arrivo dei primi freddi, la ghiandola epatica di colpo è costretta a smaltire un surplus di cibi grassi, zuccherini e conservati, di cui aumenta il consumo d’autunno. E non è tutto: con l’esordio delle prime forme virali, il fegato entra in contatto con i farmaci che si sommano alle tossine prodotte da smog, inquinamento, riscaldamenti e dallo stress della piena ripresa lavorativa. Continua a leggere