La colazione giusta per i bambini: dolce o salata, l’importante è non saltarla

La prima colazione è importante per un bambino che va a scuola e dovrebbe coprire fino al 15-20% dell’apporto calorico quotidiano. Giù dal letto e subito via con gli impegni della giornata, a stomaco vuoto o al massimo con una tazza di latte e un paio di biscotti mandati giù di fretta e di malavoglia. Questa abitudine così diffusa è scorretta per un adulto e ancora di più per bambini e adolescenti: in proporzione, dopo il risveglio e il digiuno notturno, l’organismo dei ragazzi ha bisogno di maggiore energia perché deve crescere e deve fare fronte a un’intera giornata a scuola con relativo grande dispendio energetico. Non è consigliabile nemmeno l’atteggiamento opposto, ovvero trasformare il primo incontro con il cibo della giornata in un tripudio di calorie. È bene invece abituare i figli a una giusta ripartizione di “carburante” tra i diversi pasti della giornata.

Perché è importante la prima colazione

Perché serve a spezzare il digiuno, che è proprio il significato letterale del termine ‘colazione’ in molte lingue. Dopo 8-10 ore dall’ultimo pasto, l’organismo umano ha la necessità di accumulare nuove energie. Ma se i bambini saltano la colazione, e spesso anche la merendina di metà mattina, vuol dire che arrivano a digiunare anche 14 ore. È una cosa inaccettabile, che ha conseguenze sull’andamento scolastico. La colazione deve quindi esserci e deve essere adeguata: deve fornire non solo zuccheri semplici, che si smaltiscono in appena un’ora, ma anche zuccheri complessi, vale a dire gli amidi, che danno le energie necessarie per arrivare fino al pranzo. Vanno quindi benissimo il pane e marmellata, ma anche il pane e prosciutto.

Dolce o salata

Se l’alternativa è il rifiuto totale, allora è preferibile seguire i propri gusti, anche se alcuni componenti devono esserci. Ma non necessariamente la colazione deve essere dolce come quella classica italiana, che è ben costruita, perché prevede latte o yogurt e un prodotto da forno, e diventa pressoché perfetta se si aggiunge un frutto o una piccola porzione di macedonia. Anche la colazione all’inglese potrebbe andare bene, ma il problema è il modello culturale: una colazione abbondante funziona quando il pranzo è leggero e la cena è precoce, così come avviene nei Paesi anglosassoni. Non funziona se il pranzo rimane il pasto principale.

Come scegliere i prodotti migliori

Bisogna chiarire che di prodotti industriali ce ne sono di pessimi e altri di accettabili. Il vero problema, però, non sono le merendine, quanto la fissità del consumo. Una certa varietà deve esserci anche nella colazione e non bisogna dare sempre la stessa frutta o lo stesso prodotto da forno. Ma i genitori che vanno di fretta, devono capire che il tempo per fare colazione si trova, perché servono non più di 10 minuti.

Benefici colazione

1. permette al corpo e al cervello di ripartire al meglio perché fornisce un corretto apporto di quei nutrienti (vitamine A, B12, D, acido folico, calcio, ferro) indispensabili per l’accrescimento e le funzioni intellettuali e che spesso non vengono compensati durante la giornata

2. favorisce la capacità di comunicazione da parte di tutta la famiglia, un migliore rapporto con la propria immagine corporea (diminuendo quindi il rischio di disturbi alimentari) e la propensione ad assumere un corretto stile di vita durante la crescita.

La colazione giusta per un ottimo rendimento a scuola

– Proteine e calcio. Una tazza di latte fornisce proteine ad alto valore biologico, calcio per la formazione del tessuto osseo, lipidi, sali minerali e vitamine. Da bere con un cucchiaio di orzo solubile o di cacao.

– Zuccheri. Un cucchiaino di miele per dolcificare il latte. Un cucchiaino di marmellata da spalmare sul pane.

– Carboidrati. Scegliere tra: una o due fette di pane integrale tostato; fette biscottate integrali; un paio di cucchiai di muesli o di fiocchi di cereali; tre o quattro biscotti secchi (i frollini contengono troppi grassi); una fetta di torta casalinga e leggera (senza creme); una brioche (non con la crema ma piuttosto con la marmellata).

– In questo tipo di colazione non c’è frutta perché, abbinata al latte, potrebbe dare problemi di digestione. Date allora un frutto come spuntino per il break di metà mattina.

– Se il bambino o il ragazzo non beve il latte, usare in alternativa lo yogurt, meglio se al naturale e non zuccherato, in modo da poterlo arricchire a piacere con frutta fresca, che apporta altre vitamine e sali minerali e in più è ricca di fibre e di antiossidanti.

Se la mattina non ha fame

Può capitare che il vostro bambino la mattina non abbia appetito. Sappiate che non sta facendo i capricci, ma esprime una risposta naturale del suo organismo. I vari metabolismi del corpo, infatti, non si “alzano da letto” tutti insieme. Gli occhi sono aperti, i muscoli sono pronti, ma lo stomaco sta ancora dormendo. Per molti individui ci vuole circa un’ora dal momento del risveglio alla percezione della fame. In questi casi la soluzione è quella di tenere la colazione come ultima cosa da fare prima che il bambino vada a scuola. Prima si lava, si veste, controlla lo zaino, mette a posto la merenda e poi, per ultima cosa, mangia.

Silvia Trevaini

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