PrestoFatto: la nuova rivista di cucina sana e veloce!

 

Carissime lettrici, gentili lettori,

è nata la nuova rivista di alimentazione di Riza: PrestoFatto, il giornale adatto alle persone molto attive che non riescono o non sanno dedicare tempo ai fornelli. Oggi le nostre giornate sono diventate velocissime. Colpa della tecnologia? Della voglia o del bisogno di appagare troppe aspettative? Beh, è importante che io vi dica che il senso del nostro nuovo giornale non è certo quello di assecondare una cieca e ottusa frenesia. Tutt’altro. Il fatto è che quando il carico degli impegni diventa eccessivo a qualcosa rinunciamo, e spesso quel qualcosa è proprio la cucina. Continua a leggere

Il tempeh, dall’Indonesia alla nostra tavola

Il tempeh è simile al tofu, ma differente nelle caratteristiche nutrizionali, nella qualità alimentare, e nel processo di lavorazione. Il processo di fermentazione conserva tutte le qualità nutrizionali dei semi di soia, un alto contenuto di fibre alimentari e vitamine, una composizione solida e un sapore robusto e vigoroso. Sia il tempeh sia il tofu sono alimenti molto più digeribili dei semi di soia. Il tempeh va conservato in acqua salata e viene spesso preparato tagliato a fette, cucinato con salse piccanti, al vapore o fritto. Lo si può consumare da solo, o con del chili, stufato o nelle minestre. Viene inoltre usato per accompagnare pasta o riso, come ingrediente di sughi o per farcire panini. Ha un sapore complesso ed intenso: una combinazione di noci, e funghi, ma alcune ricette esaltano alcune somiglianze con la carne. Il tempeh si congela facilmente ed è disponibile in molti paesi occidentali, soprattutto nei supermercati etnici e nei negozi dietetici. Con la soia è inoltre possibile produrre altri tipi di alimenti fermentati: miso, douchi e natto. Continua a leggere

L’uso del microscopio operativo in Odontoiatria

L’odontoiatria, come molte altre branche della medicina, è coinvolta in un continuo progresso delle tecniche di diagnosi, delle soluzioni terapeutiche, e delle procedure operative. Basti pensare all’enorme sviluppo che ha determinato l’implantologia, offrendo ai pazienti nuove possibilità di riabilitazione protesica. Del resto, anche i sistemi di lavoro usati dai dentisti, vanno incontro ad un miglioramento e ad un perfezionamento continuo. La ricerca di una sempre maggiore qualità delle prestazioni erogate, il bisogno di migliorare la prevenzione e la diagnosi delle patologie orali, sta spingendo gli odontoiatri ad utilizzare dei mezzi visivi di ingrandimento durante il loro lavoro quotidiano. Attualmente, l’unico strumento che consente di mettere in asse il sistema illuminante con quello ingrandente, è rappresentato dallo stereomicroscopio operativo. Ne parliamo insieme al Dottore Mauro Malvini dello studio  Dentistico ARS MEDICA DENTISTICA di Monza. Continua a leggere

L’osteoporosi: un’epidemia da frenare

L’osteoporosi senile è una malattia degenerativa delle ossa, caratterizzata da una progressiva riduzione del tessuto osseo. Questa condizione colpisce prevalentemente le donne, a causa degli squilibri ormonali che seguono alla menopausa, tuttavia può essere associata anche ad altre malattie quale l’ipertiroidismo, iperparatiroidismo, carenze alimentari e all’assunzione cronica di cortisonici.
L’impoverimento della struttura dell’osso comporta una diminuzione alla resistenza alle pressioni, alle trazioni e ai traumi e di conseguenza aumenta il rischio di frattura, sopratutto a livello della testa e del collo del femore e dei corpi vertebrali dorsali e lombosacrali.
L’osso è un tessuto in continuo rimodellamento e formazione.
Nei soggetti giovani la quantità di osso distrutto è uguale alla quantità di osso neoformato, cosicché la quantità totale di tessuto osseo rimane costante. Ciò non accade più nei soggetti di età avanzata o affetti dalle patologie e/o fattori di rischio sopra elencati.
L’osteoporosi quindi è una condizione che si accompagna ad una aumentata fragilità ossea e che viene definita attraverso la misurazione della massa ossea a livello lombare e femorale, che risulta ridotta rispetto ai valori ideali della donna o dell’uomo nel momento del picco di massa ossea (massimale di minerale scheletrico raggiunto intorno ai 25 anni).

Insieme alla dottoressa Maria Luisa Brandi, Professore Ordinario di Endocrinologia, Università di Firenze e Direttre Unità Operativa di Malattie del Metabolismo Osseo e Minerale, presso il Centro Medico Visconti di Modrone di Milano, abbiamo approfondito l’argomento. Vediamo che cosa ci ha raccontato sui metodi di prevenzione….
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