Ottobre è il mese delle prevenzione, un’iniziativa dell’Associazione Nazionale Dentisti Italiani, che ha lo scopo di diffondere un’adeguata cultura alla prevenzione e all’igiene orale, dando la possibilità alle famiglie italiane di usufruire di una visita dentistica gratuita presso il più vicino dei numerosi studi dentistici che hanno aderito all’iniziativa.
Ma già a settembre è giusto pianificare le proprie visite specialistiche per organizzare eventuali cure estetiche anche per la vostra bocca da fare durante l’anno. Uno dei trattamenti di odontoiatria estetica più richiesti è lo “sbiancamento dei denti”.
Per sbiancamento bisogna intendere lo schiarimento del colore naturale del dente che per sua natura presenta già moltissime variazioni di colore tra individuo ed individuo. Esiste infatti tutta una gamma di colori naturali dei denti che va dal bianco latte ( rarissimo), a varie sfumature di giallo ( molto comuni) al grigio, fino al marrone.
Quindi, quando il dentista vi pratica uno sbiancamento dovete aspettarvi un risultato che dipende prima di tutto dal colore di partenza dei vostri denti e poi dal motivo per cui i vostri denti sono più o meno scuri. Se i denti sono scuri per l’età, lo sbiancamento ( schiarimento ) è sicuramente possibile ma in grado minore rispetto ad un individuo giovane in relazione alla usura dello smalto ( parte esterna del dente) ed al tempo che hanno avuto le sostanze colorate (pigmenti di natura alimentare) per penetrare negli strati più profondi del dente.
Se i denti sono scuri perché in età infantile sono stati assunti medicinali (ad es. tetracicline) che si sono fissati nella struttura del dente oppure c’e’ stato un eccesso di fluoro nella dieta la situazione diventa ancora più complicata e i risultati molto più scadenti. Ricordiamo innanzitutto che parliamo di sbiancamento dei denti vitali cioè di denti non soggetti a devitalizzazioni, a traumi, a ricostruzioni per cui va considerato un trattamento specifico in considerazione della causa che ha determinato lo scuri mento di un singolo o di pochi denti.
Oggi insieme al Dottore Mauro Malvini dello studio Dentistico ARS MEDICA DENTISTICA di Monza, parliamo dello sbiancamento professionale con la lampada a led. Questa tecnica consiste nell’applicazione sui denti del paziente di apposite sostanze sbiancanti a base di perossido di idrogeno o perossido di carbamide ad alta concentrazione, che vengono attivate rendendo disponibile il principio attivo sulla superficie del dente, ma per un periodo di tempo limitato. Ma vediamo insieme a lui la procedura nello specifico.
In cosa consiste lo sbiancamento con la lampada led?
La tecnica dello sbiancamento dentale con la lampada led consiste nell’applicazione di un gel a base di perossido di idrogeno (H2O2) sulla superficie dei denti. Lo stesso gel, attivato dalla lampada, rilascia radicali liberi che penetrano attraverso lo smalto dentale e raggiungono le molecole pigmentate dei denti – responsabili di macchie o del loro ingiallimento, frantumandole mediante reazioni di ossido-riduzione; di conseguenza, i denti appaiono più bianchi e lucidi. L’effettivo “sbiancamento” dei denti è visibile immediatamente dopo la prima seduta e, nei giorni successivi, l’estetica del sorriso migliora ulteriormente.
Come si esegue lo sbiancamento?
Le fasi dello sbiancamento possono essere così descritte:
• Pulizia professionale dei denti.
• Determinazione del colore dei denti (paragonando la cromia dei denti con un’apposita scala colorimetrica standard).
• Eventuale fotografia dei denti prima del trattamento (utile per un confronto post-sbiancamento).
• Divaricazione della bocca mediante apposito strumento.
• Applicazione del gel sbiancante a base di perossido di idrogeno al 35%.
• Irradiazione dei denti con la luce led → in questo momento, il gel viene attivato dalla lampada che agisce come catalizzatore, e libera ossigeno. Successivamente, l’ossigeno penetra nel dente e dà origine a processi di ossido-riduzione, in grado di frantumare le molecole iperpigmentate (responsabili delle macchie dei denti) in frammenti più piccoli, incolori e facilmente rimovibili.
• Dopo l’irradiazione, il paziente deve rimanere nella stessa posa per 15-40 minuti, tempo necessario per permettere al prodotto di esercitare la propria azione sbiancante.
• Rimozione del gel.
• Eventuale fotografia dei denti sbiancati dopo il trattamento e confronto con lo scatto precedente.
• Il massimo dell’effetto sbiancante è visibile dopo alcuni giorni dal trattamento.
Quali indicazioni vanno seguite dopo la procedura?
Dopo il trattamento di sbiancamento dentale , è possibile un aumento temporaneo della sensibilità dei denti. Alcuni pazienti accusano anche un lieve bruciore gengivale, che talvolta sfocia in un fastidio più marcato, presto risolvibile spontaneamente.
Nei 2 giorni successivi allo sbiancamento, si consiglia vivamente di evitare l’assunzione di cibi contenenti pigmenti (ad es. i sughi), bibite con coloranti artificiali, caffè, liquirizia, vino rosso e tè nero. I fumatori, invece, dovrebbero astenersi dal fumo almeno nei due giorni successivi al trattamento.
Intorno a quanto si aggira il costo?
Il costo di una seduta di sbiancamento dei denti si aggira intorno ai 200 €.
A seconda della tonalità di bianco di partenza e di quella desiderata possono essere necessarie da 1 a 3 sedute.
Silvia Trevaini
Videonews