“Talvolta mi chiedo cosa penserei della mia prostata se fossi, quale sono, un uomo di 63 anni senza però essere un “addetto ai lavori”. Ci spiega il dott. Pierpaolo Graziotti della clinica Visconti di Modrone di Milano.
Se non proprio terrorizzato, credo sarei quanto meno preoccupato per il fatto di essere, come tutti i maschi peraltro, portatore di un organo che, comunque nel tempo, potrà essere per me foriero di “seri problemi”.
Ciò occorre per il fatto che l’informazione offerta dai media ed in particolare dai siti web è, non di rado, caratterizzata da sensazionalismo ed enfasi che non giovano certo a chiarire le idee al lettore.
Pur non essendo un abituale frequentatore di bar, non mi è sfuggita l’osservazione che così come i giovani, prendendo il caffè o l’aperitivo, usano parlare di ragazze o calcio, gli uomini un po’ avanti con gli anni, discutono di prostata come se tale organo fosse una sorta di spada di Damocle puntata su di loro. Continua a leggere