L’addominoplastica rientra a pieno titolo trai 5 interventi di chirurgia estetica più richiesti nel mondo occidentale. Alcuni fattori come gravidanze, predisposizione genetica, sbalzi di peso ed invecchiamento contribuiscono allo sviluppo di rilassamento cutaneo addominale, accumuli adiposi e smagliature. Spesso anche lo sport e un’adeguata alimentazione non riescono a evitare la formazione del profilo disarmonico. L’ addominoplastica rimuove l’ eccesso cutaneo, gli accumuli adiposi e le smagliature della regione addominale. La procedura prevede inoltre il rassodamento chirurgico della parete addominale muscolare. Questa procedura ridona all’addome un aspetto più sodo, piatto e armonioso. L’addominoplastica si può eseguire da sola o in abbinamento con una liposuzione che migliori ulteriormente i profili del corpo. L’addominoplastica non deve essere intesa come un intervento per trattare l’ obesità sebbene possa aiutare ai pazienti ex obesi a riconquistare la propria forma. Oggi ne parliamo insieme alla dottoressa Gabriela Stelian, dello studio medico Prisma di Milano, specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica.
L’intervento ha l’obiettivo di modellare l’addome correggendo i difetti legati al rilassamento cutaneo e muscolare della zona e all’adiposità localizzata.
L’intervento si rende consigliabile a questa tipologia di pazienti:
•Soggetti con marcata adiposità addominale ed insufficiente elasticità cutanea.
•Donne che a seguito di una gravidanza hanno visto un marcato deterioramento della tonicità addominale legata alla trazione meccanica cutanea e allo sbalzo di peso.
•Soggetti che ha seguito di un importante incremento di peso e successivo dimagrimento si trovano con un’abbondanza cutanea addominale.
Questi pazienti potranno beneficiare di questa procedura ottenendo un addome sodo e rimodellato. L’addominoplastica rimuove infatti l’accumulo adiposo e l’eccedenza cutanea e rassoda la struttura dei muscoli retti addominali. La varia intensità di questi inestetismi determina la specifica tecnica chirurgia da impiegare che può essere conseguentemente più o meno estesa.
Addominoplastica: Anestesia
L’intervento di addominoplastica interessa una vasta area del corpo. La procedura coinvolge addome, pube, fianchi e a volte schiena. L’ anestesia che risulta essere ottimale per l’ addominoplastica è la epidurale. Si tratta di una procedura anestesiologica frequentemente usata nel parto indolore per anestetizzare il corpo dalla vita in giù attraverso l’infiltrazione di anestetico eseguita nella schiena.
Addominoplastica: Cicatrice
La procedura chirurgia addominale elimina la porzione di tessuto addominale ritenuta esteticamente in eccesso con la finalità di rassodare la zona. La cicatrice che rimane è data dalla sutura dei lembi risultanti. La cicatrice dell’ addominoplastica è piuttosto lunga e percorre la zona bassa dell’addome. La qualità del tessuto cicatriziale dipende non solo dalla bontà dell’ operato del chirurgico ma anche delle personali caratteristiche biologiche di cicatrizzazione e dal “buon comportamento” del paziente durante il periodo post operatorio.
Cos’è la cicatrice in generale?
La cicatrice è un nuovo tessuto formato durante la guarigione per riparare una lesione. Questo tessuto fibroso e senza annessi cutanei (peli, pori, ghiandole) è dovuto alla proliferazione del derma. Di norma la cicatrice è liscia e di colore più chiaro in relazione alla pelle circostante. Se questo processo sarà alterato in eccesso si formerà una cicatrice ipertrofica. Il tessuto cicatriziale si forma in grande quantità rimanendo rilevato e dolente.
Formazione della cicatrice nell’ addominoplastica
Le incisioni eseguite nella zona addominale finalizzate all’ asportazione della porzione di tessuto cutaneo e adiposo ritenuti esteticamente in eccesso, creano i lembi che unendosi formeranno le cicatrici tipiche dell’ addominoplastica.
Addominoplastica – due cicatrici :
1.Attorno all’ ombelico
2.Lungo la piega addominale
La lunghezza della cicatrice è proporzionale alla lassità cutanea. Nella maggior parte dei casi la cicatrice post addominoplastica corre da una spina iliaca all’altra.
Addominoplastica: Post operatorio
Il paziente nell’ immediato post operatorio ha posizionato un bendaggio elastico compressivo che ha la funzione di contenere l’edema (gonfiore) della zona operata e favorire la corretta postura durante la guarigione. Grazie al tipo d’ anestesia (peridurale + sedazione) la ripresa post operatoria è praticamente immediata. Addirittura il paziente verrà fatto deambulare già dopo un paio d’ore dall’ intervento. Ciò anche per riattivare la circolazione sanguigna. Alla fine della procedura chirurgica addominale sono stati posizionati due drenaggi che hanno la finalità di fare defluire eventuali raccolte sierose. Questi verranno rimossi entro le prime 24 ore. Il paziente sarà tenuto ad osservare con attenzione le indicazioni post operatorie impartite dal chirurgo plastico al momento delle dimissioni. In particolare dovrà assumere i farmaci prescritti, rimanere a riposo, evitare di assumere una postura eccessivamente eretta e di fare sforzi fisici. Il dolore nel post operatorio è di solito contenuto in quanto la tecnica impiegata – anche grazie all’ impiego della epinefrina (vasocostrittore) – permette una minore durata del trauma chirurgico con una conseguente minore perdita ematica e ridotto edema. L’ eventuale caso di insofferenza al dolore potrà essere gestito con la somministrazione di analgesici per via orale. Non si dovrà esporre al sole per 2 mesi e comunque è consigliabile chiedere al chirurgo plastica l’ autorizzazione preventiva. Il principio è che i raggi solari non devono giungere sul tessuto ancora in fase di guarigione pena la formazione di macchie cutanee. L’ attività sportiva potrà essere ripresa progressivamente dopo 30 giorni dall’ intervento senza esagerare con sforzi eccessivi. Si ricorda che la cicatrice è ancora recente ed è viene influenzata negativamente dalla trazione fisica. Per prevenire l’allargamento della cicatrice è necessario attendere la completa stabilizzazione della stessa prima di sottoporla a stress fisico.
Addominoplastica e gravidanza
La gravidanza è uno dei fattori più importanti nella formazione di lassità cutanea, adiposità e smagliature nella zona addominale. Alcune donne durante la gravidanza tendono ad incrementare il peso in maniera consistente peggiorando ancora la situazione. L’addominoplastica è indicata nelle donne che abbiano sviluppato durante la gravidanza questi inestetismi.
Cosa deve fare una donna che desidera sottoporsi all’ addominoplastica ma ha in programma una gravidanza?
La gravidanza produce uno stiramento dei tessuti e conseguente probabile ulteriore rilassamento della pelle, particolarmente nel caso di importante aumento di peso. Se la paziente decide di sottoporsi all’ addominoplastica prima della gravidanza è probabile che si renda necessaria una revisione chirurgica. Se la gravidanza è programmata in tempi relativamente brevi tale per cui la qualità della vita della paziente non venga compromessa a lungo, si consiglia di sottoporsi all’ intervento dopo il parto.
Silvia Trevaini
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