La caduta di capelli, fino a un centinaio al giorno per le chiome più folte, va considerata un normale processo fisiologico di ricambio della capigliatura. Crescita, caduta e ricrescita dei capelli, è un ciclo che si ripete circa 20 volte durante l’esistenza di un individuo. In certe persone, in genere donne, la durata di ogni ciclo può raggiungere i 6 anni.
Fino a quando la caduta dei capelli rientra nei confini di questo ciclo di ricrescita non deve preoccupare e va considerata del tutto naturale. Ce ne parla la Prof.ssa Maria Luisa Brandi, Professore Ordinario del Dipartimento di Chirurgia e Medicina Traslazionale dell’Università di Firenze, presso il Centro Medico Visconti di Modrone di Milano. Se il rapporto fra capelli in fase di crescita e capelli in fase di involuzione, o prossimi alla caduta, si sbilancia in favore di questi ultimi, significa che siamo in presenza di una caduta di capelli anomala. A questo punto bisogna appurare se si tratta di un fenomeno temporaneo, legato a fattori contingenti (emotivi, alimentari, ambientali, ecc.), oppure se la caduta di capelli ha cause più importanti e durature.
Districarsi fra le varie forme che la perdita di capelli può assumere a seconda delle cause e delle aree del cuoio capelluto che vengono colpite non è semplice: Stempiatura e diradamento capelli; alopecia; Effluvio Telogen; Calvizie; Caduta dei capelli stagionale e fisiologico in autunno e primavera; Caduta capelli giovanile.
Il numero di donne che soffre di caduta dei capelli è in costante aumento. Stress e tensioni quotidiane, inquinamento ambientale e trattamenti cosmetici aggressivi, sono alcune fra le cause. La caduta dei capelli nelle donne assume risvolti psicologici ancora più preoccupanti che nell’uomo, non solo perché i capelli influenzano la piacevolezza estetica del viso, ma anche perché la calvizie femminile è culturalmente meno accettata di quella maschile. Perdere i capelli per una donna significa vedere compromessa la propria femminilità.
Il fattore ereditario ha scarsa incidenza nella caduta dei capelli femminile e i problemi causati da squilibrio di ormoni androgeni interessa solo una percentuale di donne in menopausa. Inoltre gli ormoni femminili (estrogeni) contrastano l’azione degli androgeni producendo minori ripercussioni negative a livello dei follicoli piliferi.
In linea di massima la caduta dei capelli nelle donne è di carattere transitorio, sempre che si intervenga tempestivamente stimolando la produzione di capelli: laddove i follicoli sono ancora recuperabili infatti la ricrescita dei capelli è possibile.
Sfortunatamente molte donne sottovalutano i “campanelli d’allarme” che preannunciano una caduta di capelli anormale e si affidano a rimedi “fai da te”, prodotti commerciali o pessime lozioni per capelli, che spesso peggiorano il delicato equilibrio del cuoio capelluto.
È davvero consigliabile prenotare una visita tricologica e fare un test del capello. Sottoporsi all’analisi dei capelli non porta via molto tempo (l’esame dura circa un’ora) e permette a molte donne di mantenere i propri capelli sani e belli.
Comunemente si tende a credere che la quantità di capelli che cadono sia il principale parametro per valutare la salute della capigliatura. In realtà ciò che conta è la qualità della ricrescita dei capelli. Se la nostra capigliatura mantiene una massa e una qualità pressoché costanti nel tempo, non bisogna preoccuparsi della quantità di capelli che vediamo cadere durante i lavaggi o restare attaccati al pettine, perché significa che i capelli persi vengono rimpiazzati dalla crescita di nuovi capelli.
Se così non è significa che c’è un problema di salute del capello le cui cause possono essere varie: Febbre; Post-parto; Alimentazione carente; Influenza dello stato della tiroide; Interventi chirurgici e anestesie e Stress psicologici, ansia acuta e depressione.
Le donne che accusano una caduta di capelli anormale devono considerare altri possibili fattori causali: Anoressia o bulimia; Eccesso di vitamina A; Infezione locale di tipo virale; Assunzione o interruzione della pillola anticoncezionale; Tossicità dei farmaci (per esempio l’antimitotic usato in chemioterapia); Ipertiroidismo; Malattie della tiroide o del fegato; Ostruzione epatica o renale; Inibitori ACE; Insufficienza di acidi grassi essenziali; Anfetamine; Carenza di zinco; Farmaci anti-colesterolo; Bromocriptina (usata per inibire la lattazione) ed Affezioni dell’asse ovarico, surrenale o pituitario.
I principali esami che si possono effettuare per determinare le cause della caduta capelli nella donna e trovare i giusti rimedi comprendono:
• visita tricologica con esame del capello
• il tricogramma
• il mineralogramma
Inoltre dovrà essere valutato metabolismo endocrinologico e metabolico completo.
Silvia Trevaini
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