Solitamente si tende a dare per scontato che i nostri comportamenti siano espressione di una volontà consapevole e che l’essere umano sia totalmente libero di scegliere con raziocinio, svincolato dalle pressioni di pulsioni istintuali, ci spiega la dottoressa Cristina Toni del Centro Medico Visconti di Modrone di Milano. Di fatto nel cervello umano ci sono aree che condividiamo con gli altri animali, definite cervello rettile e sistema limbico, che sono deputate alla modulazione della vita istintuale ed emotiva. Le zone corticali, più evolute dal punto di vista filogenetico, non sempre riescono a frenare e controllare i nostri istinti.
Alla luce di queste brevi considerazioni, il tradimento può essere interpretato come un fenomeno complesso e plurideterminato, non dipendente dalla sola volontà di tradire.