Sesso, piaceri e dispiaceri

sessoParlando di malattie a trasmissione sessuale, dette anche malattie veneree, le persone generalmente pensano all’AIDS cioè l’infezione da HIV ( Human Immunodeficiency Virus ), data la diffusione dell’argomento sui mass media.
Possono essere malattie di eziologia virale, batterica, protozoaria, micotica e alcune si trasmettono anche per altre vie . Sono prettamente a trasmissione sessuale : la gonorrea (o blenorragia), la sifilide, il linfogranuloma venereo e l’ulcera molle; sono trasmissibili oltre che per via sessuale anche per altre vie: l’herpes genitalis, le uretriti aspecifiche, i condilomi, la scabbia , la pediculosi, le infezioni delle vie genitali da Candida, l’epatite virale, l’AIDS.
Oggi insieme al Dottor Emilio Patelli del Centro Medico Visconti di Modrone di Milano, facciamo una panoramica sulle malattie a trasmissione sessuale.

Dott.-Patelli

Dott. Patelli

In realtà, secondo l’ Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) , nella popolazione compresa tra i 15 e i 49 anni, le quattro più frequenti malattie a trasmissione sessuale sono: le infezioni da Trichomonas vaginalis, le infezioni da Chlamydia trachomatis, la gonorrea e la sifilide che globalmente impattano per 448 milioni di nuovi casi all’anno, tanto che vengono considerate una vera e propria “ emergenza “ socio- sanitaria.

Alla loro diffusione negli ultimi anni hanno senz’altro contribuito fattori socio-demografici, i flussi migratori, la maggiore promiscuità sessuale fin da età giovane ma anche la scarsa conoscenza in merito alle loro manifestazioni /diffusione e talvolta l’automedicazione cioè il cercare di curarsi da soli senza consultare il medico .

In Europa, a partire dalla metà degli anni ’90, si è verificato un netto aumento della circolazione delle malattie a trasmissione sessuale batteriche (sifilide e gonorrea) e di quelle da Chlamydia trachomatis ( organismo a metà tra i batteri e i virus) soprattutto nelle grandi metropoli ed in alcuni gruppi di popolazione maggiormente a rischio come i giovani maschi omosessuali.
A far emergere la reale entità del problema è stato anche l’introduzione di screening con nuovi e più sensibili metodi diagnostici , soprattutto quelli basati su tecniche di amplificazione molecolare (PCR) per la Chlamydia. con aumento delle relative segnalazioni tra il 1999 e il 2004.

Anche il rapido aumento , osservato dal 2005 , della malattia virale da papilloma (Human Papilloma Virus – HPV) potrebbe essere attribuito alla campagna vaccinale anti –HPV, per prevenire la neoplasia del collo dell’utero nelle femmine adolescenti , che a sua volta ha sensibilizzato una maggiore attenzione delle patologie HPV correlate . L’HPV, oltre al tumore della cervice uterina , determina molte altre patologie sia benigne che maligne : tra le più frequenti troviamo i condilomi che sono neoformazioni che hanno origine dalla cute e mucosa dei genitali e che, seppure non vanno incontro nel breve periodo ad una trasformazione maligna , devono tuttavia essere trattati appena possibile per la loro elevata contagiosità e recidivanza. L’HPV è anche un possibile cofattore nello sviluppo di alcuni tumori della gola correlabili con la pratica del sesso orale e con i tumori dell’ano, molto più frequenti nella popolazione omosessuale , con i tumori del pene e recentissimi studi lo correlano anche con i tumori della vescica.

Sono soprattutto le complicanze di queste patologie, se non adeguatamente riconosciute e trattate, a determinare danni anche permanenti a livello delle vie genitali sia maschili che femminili . Come ad esempio succede nelle infezioni croniche persistenti da Chlamydia e da Micoplasmi , con riduzione della fertilità in entrambi i sessi. La trasmissibilità di questi germi è molto alta ma nel 50% degli uomini e nel 70% delle donne può anche essere una infezione asintomatica.
Ecco perché occorre uno screening periodico in grado di identificarle e successivamente di porre in atto terapie adeguate con trattamento spesso contestuale di entrambi i partners.
Lo screening si basa su una visita specialistica uro-andrologica con penoscopia o ginecologica con colposcopia , su selettive indagini colturali (urine , secrezione uretrale e liquido seminale) : tampone uretrale nel maschio con ricerca Chlamydia e micoplasmi , HPV DNA test nel liquido seminale ; tampone cervicale nella donna con ricerca Chlamydia e micoplasmi ; tampone vaginale; Pap-test e ricerca HPV) ma anche su tests sierologici comuni ad entrambi i sessi quali : HbsAg – HbcAb – anti HBs – HCV – HIV- VDRL – TPHA- CMV – HSV1 – HSV2.

 

Silvia TrevainiSilvia Trevaini

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