La malattia di Dupuytren è una fibromatosi benigna della fascia palmare e digitale della mano.
Si presenta con la comparsa di una massa palpabile a livello del palmo della mano, il nodulo di Dupuytren, che può essere lievemente doloroso. Ne parliamo oggi insieme alla Dott.ssa Angela Trabucco del Centro Medico Visconti di Modrone.
Evolve, più o meno lentamente, nella formazione di corde palmari che dal nodulo vanno verso il polso e verso 1 o più dita.
Le corde si ispessiscono e si retraggono causando la contrattura in flessione delle dita.
Non è possibile prevedere in quanto tempo si arriverà dallo stadio di nodulo alla contrattura.
Interessa di solito il 4°e il 5° dito, a volte anche il pollice, lo spazio tra 1° e 2° dito, il 2° dito e il 3° dito
Si tratta della malattia ereditaria del tessuto connettivo più frequente nella razza Caucasica, con una prevalenza tra il 3 e il 6% della nostra popolazione. Più colpiti sono gli uomini.
Si trasmette come ”malattia autosomica dominante a penetranza variabile”.
Questo significa che anche se presente a livello del nostro corredo genetico, non è certo che ci ammaleremo di questa malattia, perché per ammalarsi entrano in gioco altri fattori scatenanti: primo fra tutti il Diabete Mellito Insulino Dipendente e Non Insulino Dipendente, e poi anche esposizione a traumi, fumo, alcol e altre malattie.
Per la diagnosi di certezza deve esserci una o più retrazioni digitali.
In presenza solo del nodulo può servire l’ecografia o la Risonanza Magnetica, soprattutto se il nodulo si trova in sede anomala, cioè verso il polso.
Può essere utile un Rx nei casi di artrosi o artrite reumatoide che partecipano alla contrattura in flessione.
Come si tratta?
Dal momento che non è associata a dolore, non è necessario intervenire nella fase di nodulo o corda.Il disagio personale compare in presenza di contrattura: gli uomini non riescono a radersi perché il dito è piegato e finisce nell’occhio, le donne faticano a pettinarsi.
In pratica: quando non riusciamo più a toccare il tavolo con il palmo della mano aperta, bisogna fare qualcosa.
La chirurgia : con tecnica microchirurgica, in anestesia loco regionale ( dorme solo il braccio), in Day Hospital, si incide il palmo della mano e si asporta con pazienza certosina tutta la fascia palmare colpita dalla malattia, rispettando le strutture vascolari e nervose che sono letteralmente avvolte dalla malattia.
La malattia recidiva nel 30% dei casi, se necessario, va nuovamente operata.
La grande novità nel trattamento della patologia è la collagenasi di Clostridium Hystoliticum. Questo farmaco, iniettato nella corda di Dupuytren, permette di ottenere una estensione del dito malato, senza dover operare la mano.
Il trattamento si svolge in due giornate consecutive nei centri ospedalieri autorizzati.
Il primo giorno, in ospedale, si procede alla infiltrazione del farmaco. La mano viene bendata e si consiglia, per le 24 ore successive l’iniezione, di evitare sforzi importanti.
Il giorno successivo, in anestesia locale , in recovery room, si procede alla rottura manuale del cordone tramite manipolazione del dito.
Si pone un cerotto medicato e un tutore da indossare la notte per alcuni mesi. La mano potrà essere utilizzata dal giorno stesso della procedura di trazione.
Il dolore, se presente, viene trattato con del paracetamolo e si risolve in 1 settimana.
Il vantaggio è di ottenere un miglioramento dell’estensione digitale senza le complicanze di un intervento chirurgico e di una cicatrice chirurgica estesa.
Il trattamento è coperto dal Sistema Sanitario Nazionale.
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