Esaurimento primaverile? Ti aiuta l’omeopatia

stanchezza

Il crollo di energie primaverile colpisce tutti, grandi e piccini: grazie ai rimedi naturali giusti puoi superarlo di slancio… 

 

È esperienza comune: proprio nel periodo che dà avvio alla fioritura primaverile, nella maggior parte delle persone si manifesta un sottile senso di languore, come se le forze fisiche e mentali fossero esaurite. Talvolta questa sensazione di stanchezza persistente e profonda assume i contorni di una vera e propria “sindrome da esaurimento”, caratterizzata da affaticabilità, insofferenza agli impegni quotidiani, irritabilità, disturbi del sonno, calo libidico, perdita della capacità di concentrazione. A ciò si aggiungono spesso disturbi digestivi – come nausea, bruciori gastrici, colon irritabile – oppure emicranie, cefalee, vertigini, tachicardie e dolori vaganti. Ma non è raro che l’esaurimento si manifesti con infezioni virali a catena, dovute a un abbassamento delle difese immunitarie.

 

Scopri che tipo di esaurimento hai e il rimedio più adatto a te

I rimedi omeopatici hanno un posto di rilievo nell’esaurimento primaverile, perché agiscono contemporaneamente sia sul versante somatico che sugli schemi mentali bloccati e possono darci la marcia in più per superare rapidamente il momento di impasse. Vediamo quali sono quelli più adatti a risolvere le diverse tipologie di esaurimento. Ognuno di noi è diverso e quindi sono differenti i rimedi che fanno al caso nostro. Tutti i rimedi indicati qui sotto si assumono in monodose alla 200ch, una sola soluzione, ripetibile dopo un mese.

 

Natrum carbonicum: per chi è emotivo e chiuso

Il tipo Natrum è mentalmente astenico: pensare gli costa un grande sforzo e gli provoca il mal di testa, tanto più che ha scarsa capacità di concentrazione e una pessima memoria. Emotivo, misantropo, irritabile, è ipersensibile alla musica, che può farlo passare rapidamente dalla malinconia all’eccitazione e viceversa. Il tono dell’umore oscilla dall’apatia all’ansia, con venature ipocondriache. Tipicamente, tutti i sintomi peggiorano con il temporale.

 

Silicea: per chi si infiamma subito

Fisicamente il tipo Silicea è esile perché il suo intestino ipersensibile si infiamma facilmente, di conseguenza non assimila bene gli alimenti. Da qui il temperamento nervoso e la sensazione di costante stanchezza, che lo spinge a rimandare il più possibile i suoi impegni per paura di non farcela. Insicuro, ostinato e suscettibile, non sopporta le contraddizioni, alle quali reagisce con grande aggressività. Sintomo tipico: nonostante sia molto freddoloso, suda copiosamente alla testa dormendo.

 

Phosphoricum acidum se sei apatico e preoccupato

Il tipo Phosphoricum dorme poco e male e si sveglia sudato, debole e apatico, spesso col mal di testa, la sola idea di abbandonare il letto lo deprime. Non ha voglia di niente, le persone lo infastidiscono e nulla è in grado di risvegliare il suo interesse, tantomeno il sesso. Consumato dalle preoccupazioni, è così esaurito che non ha nemmeno la forza di rispondere a chi gli parla e lo sforzo di pensare gli procura un’emicrania.

 

Ambra grisea: se sei sempre attivo e stressato

Nervoso e ipersensibile, il tipo Ambra soffre di tachicardia, tosse nervosa, spasmi e crampi muscolari e ha difficoltà di addormentamento. Stressato e affaticato, basta il minimo contrattempo o un imprevisto per innescare una crisi nervosa, con blocco della respirazione, tachicardia e senso di debolezza alle gambe. Nelle donne lo stress e l’ansia possono causare il blocco del ciclo. Sintomo tipico: l’ipersensibilità alla musica, che scatena crisi di pianto e sintomi neurovegetativi, come palpitazioni, dispnea, tremori, vampate di calore.

 

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