Lo sviluppo dei sistemi laser ha permesso nell’ultimo decennio di trattare in maniera più sicura ed efficace numerose lesioni cutanee sia patologiche che esclusivamente estetiche. Le prime applicazioni dermatologiche della tecnologia laser risalgono al 1959 quando Maiman sviluppò il laser a rubino con una lunghezza d’onda di 694 nm. Da allora sono stati fatti numerosi progressi e attualmente il laser viene considerato un ottimo trattamento, spesso di prima scelta, per un’ampia gamma di patologie dermatologiche e negli ultimi anni anche per contrastare i segni dell’invecchiamento cutaneo. Si può affermare che oggi le apparecchiature laser sono diventate uno strumento molto efficace nelle mani del dermatologo nella pratica quotidiana. Ne parliamo con la Dott.ssa Sabine Pabisch, specialista in Dermatologia del Centro Medico Visconti di Modrone.
Alla tecnologia laser di ormai larga diffusione sono riconosciuti importanti vantaggi rispetto alle tecniche tradizionali: versatilità, efficacia, immediato e continuo feedback visivo, emostasi, ottimo decorso post-trattamento, Shrinkage, ridotti od assenti effetti indesiderati, veloce guarigione con ottimi risultati funzionali ed estetici.
Tutti questi vantaggi sono oggi ancora più enfatizzati sui sistemi laser a CO2 di nuova generazione.
L.A.S.E.R. è un acronimo di derivazione inglese, costituito dalle iniziali di Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation.
Il laser CO2 è un laser a gas in cui il mezzo attivo è costituito da una miscela contenente anidride carbonica, elio e azoto. Questo tipo di laser utilizza una lunghezza d’onda di 10600 nm che riconosce come target molecolare l’acqua intra ed extracellulare. Molte sono le indicazioni per l’utilizzo di questo tipo di laser chirurgico che consente precise vaporizzazioni anche in zone particolarmente delicate come la zona perioculare e l’orecchio esterno; fra queste ricordiamo: le cheratosi seborroiche ed attiniche, le verruche piane del volto, le verruche volgari, plantari, i papillomi, i nevi sebacei e verrucosi, il rinofima di tipo ghiandolare, la malattia di Favre-Racouchot, gli xantelasmi, i siringomi, gli adenomi sebacei, i fibromi penduli, i nevi dermici ed epidermici, i tricoepiteliomi ed i condilomi; in quest’ultima indicazione l’utilizzo del laser CO2 fornisce ottimi risultati con rapidi tempi di guarigione proprio per il maggiore contenuto in acqua delle sedi mucose. Interessanti risultati si ottengono anche nella correzione delle cicatrici (acneiche, chirurgiche, traumatiche, da varicella) e nel ringiovanimento cutaneo (lassità, rughe, discromie, cicatrici, etc). Il laser CO2, oltre a vaporizzare, possiede anche un buon potere emostatico: i piccoli sanguinamenti che si possono creare durante gli interventi possono essere efficacemente bloccati. Se eseguito con parametri operatori medio-bassi il trattamento con laser CO2 non necessita neppure di anestesia locale. Per il conseguimento di un risultato ottimale è importante seguire una corretta procedura post-trattamento.
Questo sistema riveste grande importanza anche nel settore del ringiovanimento cutaneo. Nuovi traguardi sono oggi raggiungibili grazie all’introduzione di innovative sorgenti laser a CO2 con potenze e gestioni dell’impulso (Tecnologia SmartPulse) che consentono un controllo completo e flessibile della profondità di ablazione, consentendo un’azione termica precisa, efficace, mirata alle lesioni da trattare con relativo risparmio delle zone contigue perilesionali, garantendo cosí una riepitelizzazione ottimale, grazie all’ausilio di manipoli dedicati con diverse focali per l’ablazione di superfici o il taglio chirurgico.
E’ stata inoltre messa a punto un’innovativa ed esclusiva configurazione dedicata alla Medicina Estetica, che introduce per la prima volta l’azione combinata di laser a CO2 e Radiofrequenza, intervenendo sulle alterazioni del derma come mai fino ad ora. Grazie alla sinergia dei due principi di azione, lo scanner HiScan DOT/RF agisce con efficacia, in tempi brevi e con grandi benefici per il paziente. Tale tecnologia viene impiegata per:
- .Chrono e photoaging,
- Esiti di cicatrici da acne e varicella
- Cicatrici traumatiche
- Miglioramento della texture, compattezza, luminosità cutanea
- Discromie cutanee (macchie scure)
- “Madonna Lift” (zona perioculare)
- Skin Tightening (rimodellamento)
Il laser a CO2, che è stato introdotto nella tecnica chirurgica come strumento per vaporizzare, asportare e stimolare i tessuti, è ancora oggi il sistema laser più versatile ed utilizzato in dermatologia e medicina estetica.
Silvia Trevaini
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