« Solo quando ci siamo perduti, in altre parole, solo quando abbiamo perduto il mondo, cominciamo a trovare noi stessi, e a capire dove siamo, e l’infinita ampiezza delle nostre relazioni. »
(Henry David Thoreau, Walden ovvero Vita nei boschi)
Novembre come Ottobre, mesi di colori unici e indimenticabili, di dolce autunno, di imminente relax.
La luce è soffusa sia in campagna che in città e il bello, per chi lo vuol vedere, si scorge ovunque, anche tra le cose più comuni; una panchina solitaria in un angolo del parco, un fiore selvatico che spunta fuori stagione dal cemento, un albero con la chioma semispoglia a forma di cuore, un rilucente tappeto di foglie color del rame. Questa stagione di intime sfumature tramuta il paesaggio in opera d’arte.
I colori spaziano dal rosso al giallo, dall’oro al prugna, dall’arancione al verde, creando una tavolozza variopinta che, da Gauguin all’Arcimboldo, da Van Gogh a Mucha, e perfino Kandinsky, ha ispirato e tuttora ispira.
Come si può definire l’autunno “stagione grigia”?
Ne parliamo con Giulia, fondatrice dell’Associazione L’Ombra del Platano. Continua a leggere