La lombosciatalgia è un sintomo della regione lombosacrale che si irradia con distribuzione radicolare all’arto inferiore nel territorio del nervo sciatico. Ne parliamo oggi con la Dott.ssa Giulia Monica Dodaro, Fisiatra del Centro Medico Visconti di Modrone.
Le cause, in ordine di frequenza, sono:
- Ernia del disco.
- Artrosi intersomatica (osteofitosi del bordo posteriore del corpo vertebrale) e artrosi interapofisaria; quando i fenomeni artrosici sono particolarmente diffusi si può avere la sindrome di stenosi lombare.
- Anomalie congenite del rachide (sacralizzazione, schisi della prima vertebra sacrale, spondilolisi e spondilolistesi) come sovraccarico funzionale dei dischi o un restringimento diretto del foro di coniugazione.
- Processi infiammatori, vascolari o tumorali.
L’ernia discale colpisce preferibilmente il sesso maschile, nell’età compresa tra i 35 ed i 50 anni. Si verifica quando, sotto l’impulso di sollecitazioni, talora anche lievi (alzarsi da una poltrona, sollevare una valigia, etc) il nucleo polposo, ancora ben idratato, riesce a superare le fibre dell’anulus facendosi strada attraverso loro preesistenti deiscenze di natura degenerativa (discopatia) che rappresentano il presupposto anatomo-patologico dell’ernia stessa. L’alterazione colpisce in genere l’ultimo disco lombare, meno frequentemente il penultimo. Quando raramente interessa il disco interposto tra la 3 e la 4 vertebra lombare si parla di lombocruralgia.
La sintomatologia rachidea è caratterizzata da dolore in sede lombare, spontaneo, trafittivo; si accentua alla pressione esercitata in sede paravertebrale, in corrispondenza del disco interessato; in genere, dopo alcuni giorni, il dolore spontaneo si attenua mentre rimane quello provocato localmente e quello irradiato all’arto inferiore; rigidità del rachide lombare con netta limitazione di qualsiasi movimento del tronco; contrattura muscolare che si rende evidente anche alla ispezione per la salienza delle masse paravertebrali sulla regione lombare; asimmetrie posturali come l’appianamento della fisiologica lordosi, l’atteggiamento scoliotico ed in flessione anteriore mantenuto dal paziente nella stazione eretta.
Sintomatologia periferica: irradiazione dolorosa lungo il dermatomero corrispondente alla radice interessata: per la radice di L5 il dolore si irradia lungo la faccia postero-esterna della coscia, laterale della gamba e dorsale del piede, fino a raggiungere l’alluce; per la radice di S1 il dolore si irradia lungo la faccia posteriore della coscia, posteriore della gamba e plantare del piede, fino ad estendersi alle ultime due dita del piede. Turbe della sensibilità cutanea: parestesie (formicolii, ecc), ipo-anestesie con distribuzione cutanea analoga a quella del dolore. Deficit di forza.
La terapia medica è sintomatica (decontratturanti, antinevritici, antidolorifici, antinevritici, antinfiammatori). Quando la sintomatologia radicolare persiste ed è refrattaria alla terapia medica si interviene chirurgicamente.
Superata la fase acuta infiammatoria o dopo l’intervento chirurgico si interviene con la fisioterapia finalizzata alla correzione di posture patologiche, al rinforzo dei muscoli deficitari e recupero dell’elasticità muscolare.
Silvia Trevaini
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