Ti sei mai trovato in coda al supermercato o alle poste con davanti una lunga e inaspettata fila di persone e la fretta di correre a un appuntamento? E in metropolitana nell’ora di punta, spintonato dai passeggeri che entrano dalle carrozze? Situazioni, a guardarle con attenzione, del tutto ordinarie.
Eppure, a volte bastano questi piccoli inconvenienti a dare forza a quell’onda di energia dell’insofferenza che immediatamente sorge dentro di noi e a scatenare la catena dei pensieri insofferenti tipo “stai perdendo tempo”, “ potresti stare al bar con un buon caffè a parlare con un amico invece che chiuso in questo posto”. Poi, senza accorgertene, ti ritrovi a giudicare le persone che ti stanno intorno solo perché “colpevoli” di essere l’ostacolo che ha rovinato i tuoi piani: “guarda quello come si è vestito stamattina” oppure “ma che inutile giornale sta leggendo questo signore qui a fianco?”. Nella vita quotidiana queste situazioni si ripetono costantemente. Sei continuamente sollecitato da stimoli, dalla presenza, dall’energia di chi incroci lunga la strada. Continua a leggere