Cause delle malattie, il diabete

Qual è la vera ed unica causa di tutte le cosiddette malattie? La tossiemia! Scoperta dal Dr. J. H. Tilden che affermò: “In un primo momento credevo che la causa generale della malattia fosse l’indebolimento; poi ho capito che la semplice debolezza non è la causa, in quanto la malattia deve derivare da avvelenamento, e questo deve dipendere, a sua volta, da un avvelenamento auto-generato; ma, qual è la causa dell’auto generazione? Ho indugiato molto nel tentativo di far risalire la malattia all’avvelenamento procurato da sistema, quale, per esempio, il cibo ingerito dopo che fosse iniziato il processo di putrefazione, oppure all’avvelenamento dovuto allo sviluppo della putrefazione dopo l’ingerimento. Ad un certo punto ho realizzato, però, che l’avvelenamento di per sé non è malattia. Ho osservato dove l’avvelenamento non ha ucciso; alcuni casi hanno reagito e sono tonati subito in salute mentre altri sono rimasti in uno stato di semi-invalidità. Ho constatato la stessa cosa nel caso di ferite e shock mentali. Mi ha preso molto tempo lo stabilire che un corpo ferito o avvelenato, quando non distrutto dalla tossiemia, torna presto alla normalità; e qualora ciò non accadesse, è perché esiste un’abitudine malsana, un certo tipo di disordine, che richiede una qualche eventualità che la porti ad un grado di percezione. Continua a leggere



Respira bene e bruci di più

Fai arrivare più ossigeno alle cellule. Così trasformi quello che mangi in energia. In più,reattivi il metabolismo, il sistema circolatorio e anche quello linfatico. Sì, respirare bene aiuta davvero dimagrire. Questa semplice azione, che ripetiamo in media 20.000 volte al giorno, è capace di condizionare profondamente il nostro corpo. Ma quando si parla della relazione che c’è tra respirazione e dimagrimento è necessario sgombrare il campo dalle banalizzazioni, ma anche fare spazio a quanto c’è di vero nel fatto che il nostro metabolismo, e con esso la perdita di peso, possono venire accelerati dal nuovo modo di trattare l’aria. Continua a leggere



La ragade anale

La ragade anale è la malattia dell’ano più frequente dopo le emorroidi complicate.

Si manifesta con una ulcerazione in corrispondenza delle commissure, nella porzione distale del canale anale, una sindrome dolorosa locale che si riacutizza dopo le evacuazioni, l’ipertono dell’apparato sfinteriale.

Diffusa nella popolazione adulta di entrambi i sessi con prevalenza nella donna, è spesso associata a stipsi cronica ed utilizzo di catartici protratto nel tempo.

“Il principale fattore etiopatogenetico della ragade anale è l’evacuazione di feci dure e voluminose con lacerazione dell’anoderma.

La ragade acuta si caratterizza per il dolore vivo ed intenso alla defecazione e la sua persistenza anche per alcune ore, per l’ipertono sfinteriale a riposo e la presenza di materiale ematico sulla carta igienica”, ci spiega il chirurgo e proctologo Dott.ssa Maria Danila Fusi del Centro Medico Visconti di Modrone. 

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Lo Spettro Panico-Agorafobico: una più accurata definizione di un disturbo molto diffuso

Numerosi studi clinici ed epidemiologici hanno dimostrato come il Disturbo di Panico (DP) tenda a manifestarsi lungo uno ‘spettro di gravità’ e a esprimersi attraverso una molteplicità di manifestazioni cliniche. Esiste una vasta popolazione di soggetti che, pur non soddisfacendo i criteri diagnostici per il DP, hanno sintomi attenuati o incompleti, in grado di produrre comunque un disagio soggettivo. Le varie manifestazioni del panico sono state riunite in modo sistematico nell’ambito dello ‘Spettro Panico-Agorafobico’, un modello fenomenologico che è in grado di estendere e completare l’attuale descrizione di questa rilevante area psicopatologica, con un approccio sostanzialmente differente rispetto ai precedenti. Ne parliamo oggi insieme al Dott. Mario Miniati, Specialista in Psichiatria Psicoterapeuta.

Ecco le principali dimensioni dello ‘Spettro Panico-Agorafobico’: Continua a leggere