“La meta è il percorso stesso”. Questo detto proveniente dalla tradizione orientale può essere applicato benissimo all’atto del camminare, che in sostanza può essere definita anche una pratica spirituale, in quanto conoscenza pratica, semplice ed efficace di se stessi. Non sono, d’altronde, grandi camminatori proprio i saggi, gli eremiti e i cercatori spirituali, in oriente e in occidente? Pensiamo tra gli altri a San Francesco, ai pellegrini di Santiago di Compostella, ai Sadhu indiani e ai monaci buddhisti nell’estremo Oriente. In loro è presente nello stesso momento il cammino fisico e quello spirituale, uno non esclude l’altro. Il loro percorso, interno ed esterno, è essenziale, semplice va dritto al cuore dell’esperienza. Continua a leggere