Si chiama dismorfofobia, la fobia che nasce da una visione distorta del proprio aspetto esteriore ed è chiamata anche BDD, acronimo che indica il disordine dismorfico del corpo. Che cos’è questo disturbo? Quando ne soffriamo, cosa e chi vediamo in realtà allo specchio? La dismorfofobia è la paura immotivata di essere brutti, di avere uno o più difetti fisici e rimanda a una distorsione dell’immagine corporea. Il problema ha origini profonde e dipende dalla percezione che abbiamo del nostro corpo, dell’immaginazione che costruiamo di noi stesse e che si definisce fin dalla prima infanzia, attraverso il tocco degli altri, le carezze, il contatto. La percezione del corpo costruisce anche i nostri confini, ci dice chi siamo, ci permette quindi di riconoscersi allo specchio e tra gli altri: infatti la dismorfofobia racconta la storia di individui che non sono stati accettati e rientra nei disturbi della percezione del pensiero. I sintomi del disturbo dismorfico corporeo causano un forte disagio, a volte veri e propri handicap: le pazienti sono così convinte dei loro difetti da sottoporsi a estenuanti maratone sotto i ferri dei chirurghi estetici. Continua a leggere