Ogni giorno è una lotta tra chi abbassa e che alza la temperatura del condizionatore. Ma, una volta raggiunto un accordo, i problemi non sono ancora finiti. L’aria condizionata, grande invenzione per sopportare il caldo soprattutto se accompagnato da alti tassi di umidità come questa lunga calda estate, ha infatti i pro e i contro e anche qualche pericolo nascosto.
Il ruolo dell’umidità
Temperature superiori ai 30 – 35° all’interno di un ambiente chiuso rendono difficile lavorare, studiare o svolgere qualsiasi altra attività durante il giorno e, in più, impediscono di riposare di notte. Soprattutto quando il fenomeno è improvviso, perché il corpo non ha avuto il tempo di abituarsi alla nuova situazione atmosferica. Per la salute delle persone sane il caldo non costituisce un pericolo, quanto piuttosto un forte disagio. È l’umidità più delle alte temperature a rendere insopportabile la situazione. Il nostro organismo ha bisogno di mantenere una temperatura interna costante di 36,5 -37°. Per disperdere il calore in eccesso le ghiandole sudoripare producono sudore, che evaporando rinfresca la pelle. Se la temperatura esterna però intorno ai 30 – 35° con un tasso di umidità oltre 60% il sudore non evapora, causando la fastidiosa sensazione di cute appiccicosa e impedendo all’organismo di mantenere la temperatura ideale. Quando alle alte temperature si accompagna eccessiva umidità è consigliabile ricorrere ad apparecchi refrigeranti soprattutto nel luoghi dove si soggiorna a lungo, come uffici, case, ospedali…
Evitare bruschi sbalzi di temperatura
I bruschi sbalzi di temperatura sono pericolosi anche per nervi e muscoli: raffreddano di colpo la pelle, anche a causa del sudore, favorendo alcuni problemi di salute. L’abbassamento repentino di temperatura può causare infiammazione dei nervi, vere proprie paralisi temporanee o fastidiosi mal di testa. Anche tendini e muscoli sono sensibili al freddo. Torcicollo, mal di schiena sono spesso la conseguenza dell’esposizione a temperature eccessivamente basse. Il raffreddamento improvviso dei tessuti provoca il restringimento dei vasi sanguigni e quindi una riduzione dell’ossigeno disponibile. Proprio la mancanza di ossigeno è responsabile della contrazione di muscoli e tendini e dei fastidiosi dolori che durano per giorni. L’aria troppo fredda può anche causare mal di pancia, anche se è più frequente che il problema si verifica in seguito all’assunzione di bevande troppo fredde. Per questo motivo sono preferibili impianti che raffreddanol’ intero appartamento, piuttosto che una sola stanza. Infatti distribuiscono uniformemente l’aria dell’ambiente e non c’è il rischio di sbalzi di temperatura passando da una stanza all’altra. Per contrastare questo problema è bene coprirsi passando da un ambiente caldo o dall’esterno a uno freddo. Basta la maglietta di cotone, in grado di assorbire il sudore ed evitare il brusco raffreddamento della pelle.
Quale apparecchio scegliere
I ventilatori si limitano a muovere l’aria attraverso pale. Riescono a rinfrescare perché spostano l’aria in continuazione e in questo modo rinnovano costantemente l’aria a contatto con la pelle che, quindi, perde calore. I migliori per la salute sono i ventilatori da soffitto perché ventilano l’ambiente in modo omogeneo. I ventilatori da tavolo o le colonne, invece, possono dare fastidio a chi vi si trova vicino a causa del getto d’aria diretto. Sono adatti a temperature non particolarmente elevati o umidità contenuta.
I condizionatori raffreddano l’aria e la diffondono nell’ambiente, ma non ne assicurano il ricambio, inoltre non deumidificano. Sono adatti a sconfiggere il caldo secco, ma non hanno effetti sull’umidità. I climatizzatori prendono l’ aria dall’esterno, la raffreddano, la deumidificano e poi la diffondono nell’ambiente. Inoltre, filtrano l’aria trattenendo eventuali inquinanti o allergeni, migliorando la qualità dell’aria respirata. Sono adatti a climi caldo umidi. Condizionatori e climatizzatori sono efficaci per combattere il caldo, ma devono essere usati con intelligenza, in primo luogo è meglio evitare di impostare gli apparecchi su temperature troppo basse e con una marcata differenza rispetta quella esterna. Inoltre è pericoloso passare repentinamente da un ambiente molto caldo a uno molto freddo. Il freddo eccesivo , infatti indebolisce meccanismi di difesa dell’apparato respiratorio. Paralizza le piccole ciglia che rivestono le mucose delle alte vie respiratorie e, che grazie ai loro continui movimenti, allontanano gli elementi estranei. Se manca questo sistema di difesa è più facile che virus e batteri presenti nell’aria penetrano nelle vie respiratorie causando raffreddore, mal di gola, bronchiti. Per evitare problemi la differenza tra la temperatura interna esterna non deve essere eccessiva. Bastano anche solo 5-6 gradi in meno per stare bene.
Silvia Trevaini
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