Le alte temperature e i raggi UV possono provocare secchezza, arrossamenti, persino danni alla retina. Fondamentali sono gli occhiali da sole e i colliri adatti in caso irritazioni. Che sia mare, montagna, una città d’arte o semplicemente più ore passate all’aperto nel luogo in cui si vive, in estate il corpo è sottoposto a un diverso stress ambientale, e spesso ci si dimentica che questo coinvolge anche gli occhi. Invece sabbia, vento, acqua di mare, cloro o la luce intensa del sole possono causare disturbi di ieri ma che incidono sul relax della vacanza. Per fortuna è facile tenerli a bada con qualche accorgimento. Il caldo estivo può compromettere l’integrità del film lacrimale, causando secchezza oculare. Le temperature elevate, infatti, fanno sì che la componente acquosa evapori e si crei attrito del movimento delle palpebre, con conseguente arrossamento dell’occhio. Soffrono di questo disturbo soprattutto i portatori di lenti a contatto, ma può avere disturbi anche chi assume determinati farmaci come anticoncezionali, antistaminici, ansiolitici, antiipertensivi e antidepressivi. Continua a leggere
Archivio mensile:Settembre 2017
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Aria condizionata: piaceri e fastidi
Ogni giorno è una lotta tra chi abbassa e che alza la temperatura del condizionatore. Ma, una volta raggiunto un accordo, i problemi non sono ancora finiti. L’aria condizionata, grande invenzione per sopportare il caldo soprattutto se accompagnato da alti tassi di umidità come questa lunga calda estate, ha infatti i pro e i contro e anche qualche pericolo nascosto.
Il ruolo dell’umidità
Temperature superiori ai 30 – 35° all’interno di un ambiente chiuso rendono difficile lavorare, studiare o svolgere qualsiasi altra attività durante il giorno e, in più, impediscono di riposare di notte. Soprattutto quando il fenomeno è improvviso, perché il corpo non ha avuto il tempo di abituarsi alla nuova situazione atmosferica. Per la salute delle persone sane il caldo non costituisce un pericolo, quanto piuttosto un forte disagio. È l’umidità più delle alte temperature a rendere insopportabile la situazione. Il nostro organismo ha bisogno di mantenere una temperatura interna costante di 36,5 -37°. Per disperdere il calore in eccesso le ghiandole sudoripare producono sudore, che evaporando rinfresca la pelle. Se la temperatura esterna però intorno ai 30 – 35° con un tasso di umidità oltre 60% il sudore non evapora, causando la fastidiosa sensazione di cute appiccicosa e impedendo all’organismo di mantenere la temperatura ideale. Quando alle alte temperature si accompagna eccessiva umidità è consigliabile ricorrere ad apparecchi refrigeranti soprattutto nel luoghi dove si soggiorna a lungo, come uffici, case, ospedali… Continua a leggere