Rosmarino: un’aroma per tutte le stagioni

Resistente al freddo, nei nostri climi va protetto solo in caso di gelato intense che comportino abbassamenti della temperatura bruschi e duraturi. Fresco o  essiccato, è presente nelle case di ognuno di noi. Osannato della medicina popolare, è oggi impiegato dall’odierna fitoterapia sia per via interna sia per via esterna; mentre la sua presenza dell’industria spazia dalla  cosmesi agli alimenti.

Tante ipotesi per un nome ricco di grazia.

Di sicuro, porta il mare nel nome: maris. Ancora controverso se parliamo di rosa del mare, rugiada del mare o di arbusto del mare. Senz’altro molti di noi hanno ammirato, nelle zone costiere, la varietà prostrata, assolutamente selvatica, oggi tornata di moda su terrazzi e balconi, il cui portamento è una naturale protezione dal vento nelle zone di origine.

L’uso in cucina

Fresco o  essiccato, il  rosmarino è impiegato dalla notte dei tempi in ricette sia salate, sia dolci. Alzi la mano chi non conosce il pan di ramerino, versione toscana del pane con l’uvetta e che caratterizza un po’ tutte le regioni italiane; è tutt’ora merenda di tanti bambini perché piatto ancestrale ancora preparato dei fornai e scimmiottato dall’industria alimentare. Io vi suggerisco l’impiego del rosmarino, tritato finemente, per arricchire le macedonia . Il potere antisettico e  antiossidante l’ha reso ingrediente indispensabile di conserve, oli e aceti aromatizzati, tra cui la celebre preparazione denominata aceto dei sette ladroni, in cui compare con altre piante aromatiche dotati delle stesse virtù. Si dice che tale aceto, capace di immunizzare chi se ne spalmava, risalga alla pestilenza che colpì Tolosa nel 1600 per ben due volte, o forse alla pestilenza  che colpi Marsiglia nel 1720. Indispensabile nel legumi lessi e negli arrosti a base di legumi e frutta secca a guscio, è un ottimo ingredienti per ogni condimento, che arricchisce di una nota amara e decisa: valutate se tritarlo finemente o se lasciarlo in rametto, per poi toglierlo agevolmente. Dipende da quanto intenso volete riscontrarne il sapore nel piatto finito. In questa stagione consiglio un ottimo sale aromatizzante preparato con rosmarino, scorza di limone e scorza d’arancia finemente tritati. Potete arricchire in questo modo, avendo cura che tutti gli ingredienti siano secchi, anche un semplice gomasio, preparato con sesamo tostato e poi pestato finemente con il sale.

Il rosmarino in giardino

Arbusto sempre verde, dalle richieste molto scarsa se non nulla in termini di acqua e di nutrimento: pensiamo appunto che si è adattato a partire dall’ambiente costiero. Potrebbe soffrire i ristagni idrici fino a morirne, quindi abbiamo cura di valutare questo aspetto e assicurare un buon drenaggio sia in vaso, sia  in caso di terreni argillosi, pesanti. Ovviamente è richiesto di mantenere un minimo di umidità quando viene riprodotto per talea, a inizio primavera: tagliate 10 cm di rametto partendo dall’apice, interratene 3 o 4 per ogni vaso di diametro 12- 15 cm e coprite con un sacchetto trasparente: vanno benissimo quelli da freezer, che vanno bucherellati, o quelli microforati che spesso troviamo impiegati per frutta, verdura pane fresco. Lasciate in sede due o tre settimane, in modo che la plastica non sia contatto con le foglie. Potete inserire uno stecchino centrare per mantenerla sollevata.

L’uso fitoterapico

Il rosmarino è studiato dall’odierna fitoterapia, con risultati ancora incerti, sottoforma di olio essenziale, assunto per via esterna. È stata sondata la sua capacità di rinvigorire la memoria, così cara alla medicina popolare, e si sono valutate le sue virtù nel sollevare lo stress e i sintomi dell’artrite, assunto con altre piante. Per ora, l’uso ufficiale è limitato al trattamento di problemi epatici e gastrointestinali. Viene assunto sottoforma di infusione, estratto liquido, tintura oppure olio essenziale. Per l’uso esterno sono in commercio lozioni, pomate, gel che contengono generalmente dal 6  al 10% di olio essenziale e il cui uso va dall’alleviare i dolori reumatici al migliorare la circolazione sanguigna periferica. Il rosmarino ha anche un certo effetto antisettico e in questo senso viene impiegato per il trattamento delle ferite.

Quali precauzioni

Alle dosi assunte come alimento, possiamo stare tranquilli, ovviamente pericoloso assumere l’olio essenziale per via interna in grosse quantità. Chi ha problemi di pelle sensibile faccia attenzione, dal momento che sono riportati diversi casi di dermatite da contatto associati all’uso del rosmarino o di prodotti a base di suoi estratti

 

trevaini50Silvia Trevaini

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