Vivere senza odori è un privilegio dei malati!
Stimolato fino all’esasperazione ad occuparmi del problema di chi non sente gli odori, ho cercato un inquadramento logico ed universale del problema; così inizia a raccontarci il Dott. Roberto Barocci del Centro Medico Visconti di Modrone, specialista in otorinolaringoiatria.
La lunga serie di malattie e di danneggiamenti anatomici del naso e degli annessi, fino ad arrivare al cervello, fa parte della cura ormai generale. E l’elenco, ancorché lungo, quasi sicuramente non è completo. Peraltro si passa dal banale raffreddore al tumore del primo nervo cranico o del lobo anteriore dell’encefalo.
Naturalmente non difetta il consistente volume relativo ai traumi, sia quelli occasionali che quelli chirurgici.
E anche la tipologia del danno ha connotazioni varie, andando dalla completa perdita dell’olfatto (anosmia) alla iposmia (diminuita sensibilità dell’olfatto) e, infine, alla cacosmia (percezione di un odore sgradevole).
Ma, qualcosa di sostanzialmente diverso accade nell’osservazione del fenomeno “percezione degli odori” rispetto ad altri organi di senso.
E, come sempre accade, quando una cosa è banale non la rileviamo.
Se pensiamo alla vista, gli organi preposti a farci vedere sono gli occhi, i nervi, il cervello. Ognuno di noi fissa un oggetto, legge una pagina, guarda un panorama o vede una qualsiasi altra cosa e si attiva il meccanismo del “vedere”.
Se pensiamo all’udito, gli organi preposti a farci sentire sono le orecchie, i nervi, il cervello. Ognuno di noi porge l’orecchio nella direzione più favorevole e sente una qualsiasi cosa e si attiva al meccanismo dell’udire.
La stessa cosa accade con gli odori. Respiriamo inalando aria dal naso e percepiamo gli odori.
Tutto sembrerebbe coerente e consequenziale.
Eppure qualcosa non soddisfa. Stiamo dicendo sicuramente una cosa non sbagliata, ma non completamente giusta.
Non ci vuole scienza ma buon senso nella valutazione dei fenomeni del corpo umano.
E qui il pragmatismo della vita di ogni giorno ci dice una verità assoluta e fondamentale.
Siamo liberi di non sentire e azzerare l’udito (basta tapparsi le orecchie).
Siamo liberi di non vedere e di azzerare la vista (basta chiudere occhi).
Non siamo liberi di controllare la percezione degli odori: o meglio, solo se malati perdiamo l’olfatto.
L’uomo sano è “costretto” a percepire gli odori e non può farne a meno.
Come si spiega questo fenomeno che limita la nostra libertà?
Semplicemente perché la percezione degli odori è legata, correlata, e soprattutto dipendente dalla respirazione: e non possiamo vivere senza respirare.
Anche a costo di percepire odori sgradevoli.
Silvia Trevaini
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