In stringhe, rotelle, confetti, polvere, tisane e bastoncini di radice, la liquirizia è una delle piante più note e apprezzate, sia in ambito salutistico che alimentare, sin dai tempi più antichi. Già nota alla medicina greco-romana ma anche a quella ayurvedica, per le sue proprietà spasmolitiche, antinfiammatorie ed espettoranti, la liquirizia veniva ancor prima utilizzata nell’Antico Egitto come cicatrizzante e nei problemi respiratori. Nelle prescrizioni mediche della medicina tradizionale cinese, la liquirizia ricorre più frequentemente di qualsiasi altra pianta , mentre in Italia veniva utilizzata dai monaci benedettini per confezionare speciali tabacchi da masticare per la cura della tosse. La ricerca scientifica ne ha riscoperto e chiarito le molteplici grazie agli studi del dott. Revers, un medico olandese: vennero infatti individuati i principi attivi responsabili della maggior parte delle proprietà benefiche della pianta, la glicirrizina e l’acido glicirretinico, utili non solo a calmare la tosse, ma anche il bruciore gastrico legato alla presenza di ulcere e irritazioni della mucosa gastrica. Continua a leggere