Si chiamano discromie e non sono belle da vedere. Se soffrite di questo inestetismo, sappiate che siete in buona compagnia. Queste macchie, anche chiamate “melasma”, sono correlate all’esposizione al sole (ma anche ad alcune turbe ormonali e alla genetica). Quello tra melasma e sole è un rapporto molto stretto. Il melasma è un disturbo estetico della pelle piuttosto comune che interessa quasi esclusivamente le donne e si caratterizza per la comparsa sul viso di macchie di colore scuro, sulle tonalità del marrone. Le macchie sono il risultato di una sovrapproduzione di melanina. Continua a leggere
Archivio mensile:Aprile 2019
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I perturbatori endocrini
Da qualche sotto i riflettori hanno indotto alcune aziende cosmetiche a togliere qualsiasi ingrediente tacciato di sospetto dalle proprie formulazioni. Stiamo parlando dei perturbatori endocrini. Sostanze ad azione endocrina esistono naturalmente nell’ambiente, come ad esempio i fitoestrogeni. Con l’aumentare dell’attività industriale e l’avvento dell’agricoltura intensiva, però, a queste sostanze se ne sono aggiunte altre, per lo più di origine sintetica. Fu cosi che, tra gli anni ’60 e ’70 del secolo scorso, alcuni scienziati osservarono, per la prima volta, come la presenza di alcune sostanze chimiche nel suolo e nei bacini idrici potesse modificare il funzionamento di quei sistemi endocrini che risentono maggiormente delle alterazioni ambientali. Si osservò che la presenza di alcune sostanze chimiche modificava l’equilibrio maschi/femmine in specie che, per la loro natura, determinano il sesso in base alle influenze ormonali. Dopo quelle prime osservazioni, per anni si è parlato di interferenti endocrini, sia per la fauna selvatica, sia per l’uomo. I principali effetti sono: il già citato effetto estrogenizzante, quello anti-androgeno e quello anti-tiroideo. Come per tutte le sostanze potenzialmente tossiche, le due caratteristiche che rendono un possibile interferente endocrino rischioso sono: il suo non essere biodegradabile, il che li rende spesso persistenti negli ecosistemi, e la natura lipofila, che ne permette l’accumulo nel tessuto adiposodi pesci, animali selvatici e da allevamento. Tali sostanze possono quindi entrare a far parte della catena alimentare che vede come ultimo accettore anche l’uomo. Continua a leggere
Diabete e Retinopatia
Oggi torniamo a parlare di Diabete Mellito e lo facciamo con la dottoressa Barbara Parolini, chirurgo vitreo-retinico e oculista responsabile del centro Eyecare Clinic di Brescia.
Dottoressa ci spieghi innanzitutto perché un oculista oggi ci parla di diabete.
“Il diabete è una patologia molto diffusa. In Italia, quasi in ogni famiglia c’è un componente affetto da diabete. Sebbene ci sia sicuramente una base genetica, soprattutto nelle forme di tipo 1, il diabete di tipo 2 è frutto anche di fattori controllabili come le abitudini alimentari ed il peso corporeo. Il diabete di tipo 1 ha un esordio improvviso e facilmente riconoscibile. Al contrario il diabete di tipo 2 è insidioso, spesso silente nelle fasi iniziali. L’assenza di sintomi o comunque il fatto che le prime avvisaglie siano frequentemente sottovalutate, fanno sì che a volte sia proprio l’oculista a scoprire il diabete, durante una visita di routine. La retinopatia diabetica rappresenta, nel mondo, la prima causa di cecità nella popolazione in età lavorativa ed è quindi facile comprenderne l’impatto sociale e quanto sia facile per noi oculisti avere a che fare con questa patologia”. Continua a leggere
La sauna anche per il cuore
Lo dice un recente studio finlandese , pubblicato sulla rivista scientifica “Biomed central”, che ha dimostrato che fare la sauna riduce il rischio di malattie cardiovascolari non solo negli uomini (come in parte si sapeva) ma anche nelle donne. Lo studio ha seguito per 15 anni quasi 1700 persone evidenziando che farla 4 volte alla settimana per almeno 30 minuti è l’ideale per stare bene. Per trarne tutti i vantaggi, l’importante è sapere come e quando farla e, soprattutto, quali errori evitare. Continua a leggere
Lo yogurt un alleato per la nostra salute
Ciò che rende lo yogurt un eccellente alleato della nostra salute è la presenza di molteplici gruppi di ceppi batterici definiti anche come fermenti lattici, dato che la loro crescita avviene nel latte. Le tipologie naturalmente presenti nello yogurt, e responsabili del processo fermentativo, sono il Lactobacillus bulgaricus e lo Streptococcus thermophilus. Questi due ceppi sono, però, generalmente meno resistenti all’erosione dei succhi gastrici. In aggiunta a questi gruppi batterici possono essere miscelate, alla cottura di latte iniziale, altre colonie ritenute positive per l’equilibrio della flora intestinale come Lactobacillus casei, Lactobacillus rhamnosus e Bifidobacterium lactis solitamente più resistenti e più prolifiche nell’ambiente intestinale. Le proposte sono in commercio. Continua a leggere
La celiachia potrà essere diagnosticata solo con un esame del sangue?
Gastroduodenoscopia con biopsia dei villi intestinali: sì o no? È questo lo ‘strumento’ indispensabile per arrivare a una diagnosi certa di celiachia e per valutare la guarigione della mucosa intestinale dopo una dieta ‘terapeutica’ senza glutine? Ne parliamo con la Dott.ssa Carla Lertola, specialista in Scienza dell’Alimentazione del Centro Medico Visconti di Modrone.
Il dibattito, da sempre aperto, si è riacceso dopo la pubblicazione di uno studio americano della Mayo Clinic sulla rivista “Gastroenterology”. I risultati suggerirebbero infatti che questo tradizionale esame diagnostico, che si avvale anche della ricerca nel sangue di specifici anticorpi di malattia celiaca (anti-transglutaminasi IgA e anti-endomisio), potrebbe essere eventualmente sostituito da un nuovo test sempre sul sangue, sufficiente a definire da solo la presenza di malattia sia in fase di accertamento preliminare sia di follow-up sull’intestino dopo adeguata terapia. Continua a leggere