Ci sono i “cronocometici” che regalano un aspetto luminoso alla tua pelle e ti fanno sentire bene assecondando le esigenze stagionali della cute, come le maschere con principi attivi riscaldanti per affrontare le temperature glaciali e le tecnologie di raffreddamento per contrastare le ondate di calore. In futuro cosa ci possiamo aspettare? Secondo gli analisti del settore, i cosmetici rinforzeranno sempre di più il sodalizio con l’hi- tech e l’intelligenza artificiale (per esempio con creme in abbinamento allo smartphone ai beauty tool) per offrirci protocolli di bellezza complessi, sinergici e costruiti su misura. Ma nei laboratori delle case cosmetiche non si smetterà mai di studiare anche il mondo vegetale esplorando nuove frontiere, come i muschi che sono una vera scommessa per il futuro, grazie alla loro efficacia nel moltiplicare le capacità della pelle di difendersi dagli agenti esterni e di preservare così un’elasticità ottimale. In vista dei futuri viaggi su Marte, il Massachusetts Institute of Technology sta studiando il Bio- Suit System, uno spray biologico aderente come una seconda pelle, che dovrà proteggere l’epidermide dalla polvere e dagli Uv (e dal relativo invecchiamento). Ma anche la ricerca cosmetica già da qualche anno fa scendere in campo solari sempre più performanti, grazie a filtri associati ad antiossidanti di nuovissima generazione, che aiutano a contrastare l’invecchiamento indotto dall’azione combinata dei raggi Uv e degli shock termici esasperati dal riscaldamento globale. Continua a leggere
Archivio mensile:Novembre 2019
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Vegani contro carnivori
I vegani non perdono occasione di attaccare i carnivori, e viceversa. Solo fino a poco tempo fa, tra chi mangiava la carne e chi invece non voleva assolutamente prenderla in considerazione c’era un semplice accordo: ignorarsi a vicenda. Sì, qualche battuta poteva sfuggire, ma perlopiù era quasi scherzosa, comunque poco pungente. “Vivi e lascia vivere”, sembrava il tacito accordo stipulato sulla base di quella che voleva essere, e comunque appariva, una scelta personale, senza troppe implicazioni per chi la pensava diversamente. Aleggiava una sorta di noncuranza, di implicita accettazione delle rispettive abitudini alimentari; anche se già da allora era ben chiaro che gli uni vedevano gli altri da prospettive molto diverse. Poi le cose sono cambiate… Vegani e vegetariani sono aumentati di numero e, forse, hanno cominciato a sentirsi in dovere di affermare in modo più forte le loro ragioni riguardo al depauperamento dell’ambiente causato dagli allevamenti intensivi degli animali e alle sofferenze, per loro incredibili e inutili, riservate agli animali destinati a diventare cibo degli umani. Continua a leggere