Obiettivo Benessere

Piede e caviglia: recupero post operatorio e rieducazione

Il Dottor Alessandro Farnetti, specialista in ortopedia e chirurgia del piede e della caviglia del Centro Medico Visconti di Modrone, ci dà indicazioni utili da seguire in caso di intervento.

Quando si decide di affrontare un intervento chirurgico per un problema al piede o alla caviglia bisogna prepararsi ad affrontare 3 fasi diverse del percorso di guarigione:

Dott. Farnetti

La durata di ognuna di queste fasi è naturalmente direttamente proporzionale al peso e alla complessità dell’intervento a cui ci si è sottoposti. Di gran lunga la prima fase è quella che genera più timore o vera e propria paura; in realtà, però, questa è la fase più breve del percorso e generalmente il paziente rimane stupito di quanto tutto avvenga in modo rapido e indolore rispetto alle sue preoccupate previsioni.

La fase della convalescenza è invece più lunga e noiosa ed è molto diversa se l’intervento è seguito da una immobilizzazione gessata e uno scarico del piede, con uso obbligatorio di stampelle, o se è concessa una scarpa post operatoria che permetta il carico del piede.                                                                                                                  Questo dipende ovviamente dal tipo di intervento a cui ci si sottopone, così come dalla durata del periodo di convalescenza/immobilizzazione/scarico.                                         In questa fase è molto importante seguire correttamente le indicazioni date dal Chirurgo, organizzarsi e stare a riposo. Non bisogna fare l’errore di molti di pensare che al termine di questo periodo il percorso di guarigione sia terminato e tutto torni normale in pochi giorni.

A questo punto, infatti, inizia il periodo per certi versi più difficile, a cui spesso il paziente non è preparato, a volte anche perché non adeguatamente informato, constatando che calzare subito una scarpa normale, riprendere immediatamente la normale attività fisica e lavorativa, e guidare un auto sono dei traguardi che richiedono spesso più tempo di quanto previsto.                                                                                                                                                                                                                              Qui inizia infatti la terza fase del percorso di guarigione cioè la rieducazione e il recupero funzionale che, se ben eseguiti con disciplina e pazienza, portano alla completa guarigione con la ripresa delle normali abitudini di vita.                                                                                                                                                                                 Come ho già anticipato: tempi, difficoltà e impegno richiesto sono in relazione al tipo di intervento subìto ma ci sono alcuni principi di base comuni.

Un buon modo di iniziare questa fase è prendere coscienza che bisogna avere pazienza, dedicarsi alla cura del piede oltre che alla riabilitazione, organizzarsi e prendersi il tempo necessario per fare quotidianamente la rieducazione. Spesso bastano piccoli esercizi che si possono svolgere in qualsiasi momento della giornata:

Affrontare correttamente un intervento richiede quindi:

                                                     

Silvia Trevaini

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