Non ci pensiamo spesso, eppure la luminosità di un ambiente gioca un ruolo importante per il nostro benessere psicofisico. E non parliamo ovviamente di luce artificiale, ma di quella che ci regala ogni giorno la nostra stella più preziosa.
Si deve dare importanza alla luce naturale e alla possibilità di godere dei raggi del sole dentro casa; quando si riflette sulla possibilità di vivere in case ecologiche, sane e in sintonia con le risorse naturali, si pensa spesso ai costi che questa scelta potrebbe creare e alle difficoltà nel raggiungere l’obiettivo. Ci si dimentica che le opportunità di vivere in sinergia con la natura sono spesso date dalle nostre scelte, valutando le opzioni che ci vengono donate gratuitamente dalla natura stessa. In effetti, di questo magico equilibrio ci siamo solo dimenticati. Prima del boom economico ne eravamo consapevoli e le scelte nel progettare un’abitazione erano dettate dai cicli naturali e dalle stagioni, ben considerando tutti gli apporti gratuiti dell’ambiente naturale circostante. È ormai noto che gli anni del “miracolo” finanziario hanno creato la falsa illusione che tutti saremmo vissuti nel benessere; tecnologia, materie prime e denaro sono parse come la panacea per soddisfare ogni esigenza. La disponibilità apparentemente illimitata, di energia elettrica per uso domestico ha fatto perdere di vista l’enorme patrimonio delle risorse naturali, ed è cosi iniziato un periodo “buio”, nella convinzione di poter ottenere tutto azionando un interruttore.
In quel periodo storico, la luce naturale, passata in secondo piano, è stata poco influente nelle scelte abitative; spesso le finestre, nella fase progettuale dei fabbricati, hanno perso la connotazione di trait d’union con l’ambiente esterno e la funzione di fonte di illuminazione naturale di cui godere e avere beneficio. Questo processo ha svalorizzato la luce del sole, surclassata da quella artificiale sempre disponibile, e ha spesso modificato il naturale ritmo dei processi fisiologici dettati dal ritmo circadiano, vitale e in sincronia con il giorno e la notte: un orologio interconnesso con i cicli naturali, insito in ognuno di noi, che incide sulla produzione di molti ormoni. Dobbiamo perciò dare la giusta considerazione alla reale disponibilità di luce naturale negli ambienti abitati, di lavoro e di studio; se pensiamo che l’uomo moderno passa in media il 90 per cento del suo tempo in locali chiusi, appare evidente quanto sia importante. Molti studi sono concordi nel considerare la luce naturale non solo fondamentale per la percezione visiva- e dunque per la qualità della vista- ma anche una componente energetica che manda stimoli in altre parti del cervello che gestiscono un gran numero di funzioni corporee: il sistema immunitario, il ritmo giorno – notte, la pressione del sangue, la produzione di vitamina D, la crescita, le funzioni sessuali, le attività metaboliche, le reazioni immunitarie, le risorse mentali e di conseguenza la stanchezza o la capacità di concentrazione, le reazioni di stress. Le funzioni della naturale sono molte e la sua qualità condiziona il benessere dell’uomo e di tutti gli esseri viventi. Quali sono dunque le caratteristiche di un’abitazione con il corretto apporto di luce donata dal sole? L’orientamento dell’edificio, uno dei più importanti principi nella progettazione bioclimatica è sicuramente uno degli aspetti più determinanti per delineare il futuro comfort e il benessere di una abitazione. Da esso ne risulta la possibilità di ricevere il giusto apporto di raggi solari e di illuminazione naturale durante il giorno, con attenzione alle diverse stagioni dell’anno. Piccoli accorgimenti, in fase di progettazione o ristrutturazione di un’abitazione, possono migliorare notevolmente il confort, la salute psico-fisica e gli aspetti energetici. In aggiunta, conseguenza non trascurabile dell’utilizzo delle fonti naturali è un notevole risparmio economico.
La facciata principale di un edificio e come pozione privilegiata delle finestre deve avere il sud; prospetto sul quale dovrebbe essere pensata la zona giorno che, in questo modo, avrebbe garantita una illuminazione naturale sufficiente per tutta la giornata, anche in inverno, quando avrà un irraggiamento debole ma comunque molto efficace. Mentre a nord potrebbero essere posizionate le camere, i bagni, le lavanderie, i ripostigli, ecc…
Ma bisognerà tenere presente anche dei mesi estivi, nei quali sarà importante controllare l’entrata del sole nei locali ed evitare l’eccessivo calore attraverso strategie progettuali, come ad esempio con l’uso di frangisole o di alberature con specie a foglie caduche, che rinvigorendosi in estate ostacoleranno i raggi del sole, che passeranno indisturbati in inverno quando gli alberi saranno spogli.
Silvia Trevaini
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