L’organismo umano è portato naturalmente verso una condizione di salute e di felicità, ma quando questo equilibrio si altera può comparire una disfunzione che si manifesta nel corpo attraverso il sintomo, la malattia. Uno degli strumenti di cui la millenaria medicina ayurvedica dispone per bilanciare il sistema mente-corpo- emozioni è il massaggio con oli medicati caldi, che rappresenta un’arte in grado di agire su più livelli: strutturale, fisiologico, mentale ed energetico. Si può imparare a praticare l’automassaggio, per assicurarci tutti i giorni un momento tutto per noi, colmo di benefici. Questa pratica, infatti, fornisce un contributo essenziale per il mantenimento dello stato di salute e per la cura delle malattie.
Il massaggio può essere integrato nella nostra routine quotidiana, attuando una piccola, ma determinante, rivoluzione. È possibile, infatti, auto-massaggiarsi senza bisogno di recarsi in un centro estetico o ayurvedico specializzato, facendolo in autonomia, all’interno della propria casa. Il massaggio può essere vissuto in modo giornaliero, al pari della necessità di nutrirsi o svolgere le comuni azioni di purificazione. Il ruolo dell’automassaggio come strumento di un movimento energetico più grande, che ha la possibilità con semplicità, amore, gioia, di interagire con gli elementi che possono essere aumentati o diminuiti e riportati in equilibrio, apportando sollievo.
L’etimologia della parola massaggio deriva dal greco masso, che trova riscontro in italiano nel termine “impastare”, mentre i primi riferimenti specifici relativi a tecniche di massaggio sono presenti nei testi di medicina ayurvedica. Sembra che persino i guerrieri, nell’antichità, si sottoponessero al massaggio e alla stimolazione dei punti vitali del corpo per aiutare articolazioni e muscoli a rimanere forti e flessibili. Il massaggio rappresenta la capacità istintiva di toccare, attraverso la pelle, i muscoli e le articolazioni, ma permette anche di percepire il rapporto tra realtà interiore ed esteriore. Attraverso la pelle entriamo in contatto con il sistema nervoso e con tutta la strumentazione psicofisica di cui siamo dotati, con i condizionamenti accumulati nel tempo, con le esperienze vissute e percepite sulla base del nostro stato di coscienza e consapevolezza. Il corpo è uno spazio importante, è il tempio di Dio e deve essere rispettato come tale. Ha in sé tutti i ricordi della razza di appartenenza che ha accumulato attraverso i secoli, la sua saggezza è espressa in ogni sua funzione, in ogni sua manifestazione. Il corpo ha sviluppato consapevolezza e la esprime attraverso un linguaggio che spesso non è compreso nei suoi schemi. Nel silenzio corporeo del massaggio appare la propria identità con la sensazione di corpo unito, vissuto, negato, protetto, sentito. L’universo è un sistema di vibrazioni e tutto è energia diversamente condensata e questa energia vibratoria è una manifestazione del divino. Per la scienza vedica tutto l’universo è dentro di noi e noi ne siamo parte integrante.
Durante il massaggio ayurvedico si utilizzano oli medicati caldi, uno strumento fondamentale nello svolgimento dei trattamenti o di un automassaggio per mantenere in salute il corpo e riequilibrarlo. La gran parte degli oli utilizzati in Ayurveda sono a base di sesamo, poiché possiede la capacità di assorbire con facilità le proprietà delle erbe con cui viene lavorato e di veicolarle al meglio potenziandone l’azione. L’olio di sesamo si contraddistingue per una qualità “ pesante”, riscaldante e astringente, ma rispetto ad altri oli ha la capacità di penetrare nei canali sottili, promuovendo la forza, nutrendo la pelle anche negli strati più profondi e rallentando l’invecchiamento cellulare.
L’automassaggio permette al corpo di mantenersi giovane, vigoroso e flessibile, riducendo il senso di stanchezza, migliorando la circolazione, fino a espandere la consapevolezza e l’aspetto energetico, che determina una maggiore adattabilità agli eventi stressogeni che si presentano durante la giornata. L’automassaggio diventa allora occasione di un viaggio interiore. Chi lo pratica dovrebbe investire quotidianamente un po’ di tempo sulla conoscenza di sé attraverso tecniche di meditazione, pratica dello yoga, lettura di libri.
L’automassaggio va eseguito preferibilmente al mattino, prima della doccia, in modo da eliminare gli eccessi di olio e le tossine accumulate sulla pelle durante la notte. In posizione seduta e lentamente, si esercita una pressione più o meno intensa a seconda della zona interessata, in modo circolare in corrispondenza delle articolazioni e longitudinale in presenza degli arti.
- Manteniamo la mente calma, i sensi puliti, il respiro lento e profondo, le mani colme di energia, la postura rilassata
- Allestiamo un ambiente piacevole e confortevole con una temperatura intorno ai 24-26 gradi
- Manteniamo lo stomaco vuoto da almeno un’ora, svuotiamo la vescica prima di sottoporci all’automassaggio
- Applichiamo sulla pelle l’olio alla giusta temperatura di 37-39 gradi, dopo averlo scaldato su un brucia essenze o. meglio ancora, a bagnomaria
- Non versiamo mai l’olio direttamente sul corpo: prima lavoriamolo frizionandolo fra le mani
- Manteniamo un contatto costante attraverso le mani con le nostre parti del corpo
- Per calmare, tocchiamo con il palmo della mano ed eseguiamo un movimento in senso orario
- Per stimolare esercitiamo una pressione con i pollici ed eseguiamo un movimento in senso antiorario
- Variamo la pressione secondo la necessità: leggera-calmante, media-attivante o forte-sbloccante
- Massaggiamo finché l’olio non sarà stato per la maggior parte assorbito dalla pelle.
Silvia Trevaini
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