Consigli e rimedi contro la stanchezza primaverile

Aprile dolce dormire, recita il proverbio. Le giornate si sono allungate, il clima è ancora variabile, ma le temperature sono miti, i giardini sono fioriti e si sente il bisogno di tornare a vivere all’aria aperta. La spinta energetica tipica di questo mese contrasta però con la stanchezza che può manifestarsi. Uscire dalla stasi invernale è infatti fisiologicamente faticoso: nei mesi primaverili il corpo si risveglia, aumenta il ricambio cellulare, c’è la necessità di depurarsi e questo comporta un ulteriore lavoro per il nostro organismo. Anche la maggiore esposizione alla luce solare, per quanto benefica se condotta adeguatamente, comporta una maggiore ossidazione. Insieme ad Alessia Daturi, naturopata presso la Scuola italiana di medicina olistica (Milano), vediamo come farci aiutare ad affrontare al meglio questo periodo.


A supporto di questo momento delicato è il caso di alleggerire la nostra alimentazione. Non abbiamo più bisogno di troppi grassi saturi e proteine animali, mentre è necessario aumentare l’apporto vitaminico con verdure e frutta fresca. La strategia da attuare è integrare gli antiossidanti, amminoacidi essenziali, omega tre, minerali e vitamine.
A tal proposito può essere utile assumere la Klamath in compresse o estratto fluido, una microalga di acqua dolce che cresce spontaneamente nell’omonimo lago in Oregon (USA), le cui acque sono ricche di minerali vulcanici. La Klamath contiene ficocianine dal potere antiossidante e feniletilammina, un amminoacido che migliora le funzioni mentali, in particolare la concentrazione. Quest’alga preziosa combatte la stanchezza da cambio di stagione o da surmenage, apportando maggiore vigore e forza fisica, ma anche benessere mentale. Essendo un’alga di acqua dolce la percentuale di iodio è molto bassa e ben tollerata, ma in caso di ipertiroidismo è opportuno consultare il medico.
Tra i funghi medicinali che combattono la stanchezza spicca il Cordyceps. Originario delle montagne di Tibet, Hilamaya e Nepal, era conosciuto già in epoca antica e riservato all’Imperatore cinese e alla sua corte per le straordinaria vitalità che conferisce. Oggi è coltivato anche in Europa e viene assunto in compresse negli stati di astenia psicofisica, in quanto apporta grande energia a corpo e mente, grazie alla stimolazione delle ghiandole surrenali. Inoltre supporta il sistema immunitario grazie alla cordicepina, migliora la flora intestinale e stimola il tono dell’umore, ed è quindi utile negli stati ansiosi e nelle tendenze depressive. È anche il fungo medicinale più indicato per il trattamento di disfunzioni erettili, impotenza ed infertilità.
Anche i fiori di Bach vengono in nostro aiuto, in particolare Hornbeam che allevia la “sindrome del lunedì mattina”, quando pesa ricominciare a lavorare perché ci si sente demotivati e svogliati, oltre che incapaci di affrontare le varie incombenze. In questo caso l’affaticamento è soprattutto mentale. Olive invece è adatto per chi si sente svuotato sia a livello mentale che fisico, soprattutto se si arriva da un periodo molto faticoso (esami universitari, sovraccarico di lavoro) e restituisce vitalità e forza. Per questo tipo di utilizzo si mettono ogni giorno 8 gocce del fiore di Bach scelto in un mezzo litro di acqua da sorseggiare durante l’intera giornata.

La parola d’ordine è quindi risveglio!

 

trevaini50Silvia Trevaini

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