La camminata che allunga la vita

Camminare ci mantiene giovani e in salute. Fa bene al cuore, al cervello, all’intestino e ci fa produrre gli ormoni della gioia. Gli studi sul tema sono moltissimi, ma il risultato è sempre lo stesso. La cammina allunga la vita. Una ricerca per tutte: l’australiano George Institute for Global Health e il Menzies Research Institute in Tasmania hanno preso in esame 3mila persone con un’età media di 59 anni e le hanno seguite per 15 anni, valutando con un pedometro quanti passi facessero. È emerso che chi aumentava i passi da mille a diecimila al giorno riduceva il rischio di mortalità del 46%. Le passeggiate sono salutari, ma per ottenere un ringiovanimento generale dell’organismo sarebbe meglio adottare una camminata a passo svelto.

Dall’analisi dei dati della Biobanca britannica, relativi a circa 475mila persone di 50 anni, è emerso che chi cammina a passo svelto aveva una vita più lunga. Ed erano soprattutto le donne a trarne beneficio, con un’aspettativa di vita di quasi 14 anni in più rispetto a chi procedeva a passo lento. Camminare consente di bruciare più calorie rispetto alla corsa. A parità di velocità, infatti, nella camminata è richiesto al corpo un impegno muscolare maggiore, perché non si sfrutta l’elasticità del rimbalzo. È anche una buona attività se si deve perdere qualche chilo, perché non c’è un forte impatto articolare ed è adatta anche a una persona meno allenata. Camminare fa bene a tutti, ma è importante organizzare quest’attività in modo che sia davvero efficace. Innanzitutto è bene procedere per gradi, soprattutto se si è completamente fuori allenamento. Particolarmente importanti sono le fasi di preparazione che precedono la camminata: è utile, ad esempio, scaldare le articolazioni, in  modo da evitare traumi. Utile anche è una breve sessione di stretching al termine dell’allenamento. Un consiglio che ritengo fondamentale riguarda le scarpe: devono essere ben ammortizzate, specifiche per la camminata (sono diverse da quelle per la corsa) e non devono essere troppo usate: cambiare periodicamente le scarpe, infatti, protegge le articolazioni, soprattutto quelle di caviglia e ginocchio. Le scarpe migliori sono piuttosto leggere, con suole flessibili e con una struttura più solida e avvolgente intorno al tallone per aumentare il controllo del movimento e dare maggiore supporto e ammortizzazione.

MENO STRESS, PIU’ RISATE E MIGLIOR SONNO

La camminata veloce incide, oltre che sul fisico, anche sulla mente. Mentre camminiamo riduciamo lo stress e aumentiamo il buonumore con la produzione nel cervello di endorfine. Tutti questi effetti, si moltiplicano stando a contatto con la natura. Quando siamo di buonumore, abbiamo una vita sociale migliore e più appagante. Una mente rilassata ci permette poi di avere una migliore qualità del sonno. Chi cammina velocemente, secondo recenti studi, dorme meglio e più a lungo.

MIGLIORA IL TONO MUSCOLARE

Camminate almeno 3 volte alla settimana, su qualsiasi superficie, e noterete presto che il vostro corpo si mostrerà piuttosto tonico nei confronti degli sforzi muscolari che andrete a presentargli. Possiamo affermare infatti, che una camminata sempre diversa (magari anche a velocità diverse), obbligherà il vostro sistema nervoso ad attivare contemporaneamente più distretti muscolari, permettendovi cosi di distribuire lo sforzo su arti superiori, tronco ed arti inferiori.

AUMENTA IL METABOLISMO CELLULARE

Un maggiore coinvolgimento muscolare (riferito alla sinergia dei movimenti) andrà a stimolare maggiormente il nostro sistema nervoso centrale (SNC), obbligando l’organismo ad utilizzare più velocemente le riserve di energia disponibili (tra queste anche i grassi) per far fronte allo sforzo che viene richiesto. Non è tutto: maggiore sarà l’intensità e la durata del nostro sforzo, maggiore sarà l’attivazione metabolica, anche nelle ore successive l’esercizio fisico.

AUMENTA L’ENERGIA

Di fatto, stimolare il nostro corpo e la nostra mente in modi sempre nuovi, con un certa costanza, ci porta ben presto a percepire un aumento dell’energia a nostra disposizione. Tutto l’organismo sarà in grado di offrirci sempre più autonomia e ciò che inizialmente ci sembrava troppo faticoso potrà diventare una nuova sfida da affrontare. Sembra incredibile ma tutto questo può avere origine da una semplice camminata!

RIDUCE GLI INFORTUNI

Quando compiamo uno sforzo di modesta entità (ad esempio una camminata in salita), potrebbe capitare di percepire nelle ore successive, un indolenzimento locale che per molti è sintomo di un infortunio. Quei dolorini non sono affatto di natura traumatica. Sono proprio quei fastidi, che solitamente durano dalle 24 alle 48 ore, che permettono alle nostre fibre muscolari di rigenerarsi più forti di prima. Questo sistema è il principale aiuto che il corpo ci mette a disposizione contro gli infortuni. “Ricostruendo” in modo continuo le nostre fibre muscolari avremo una sorta di assicurazione personalizzata contro gli infortuni.

NON HA EFFETTI NEGATIVI SUI TRAUMI PREESISTENTI

Molti di noi però presentano infortuni, di natura traumatica o no, che potrebbero risultare determinanti sui benefici della camminata. Anche in questo caso, niente paura. Questo esercizio all’aria aperta può avere un impatto più o meno importante sul nostro corpo. Nella maggior parte dei casi, una passeggiata in forma lenta e piacevole è comunque più utile che rimanere a casa (pensate che i supermercati siano pieni di gente completamente sana? eppure c’è chi li percorre per ore intere).

DIMINUISCE LA PRESSIONE ARTERIOSA

Questo è uno di quegli argomenti molto delicati su cui molti dibattono. La pressione alta può portare in molti casi ad infarti, ictus, insufficienza renale ecc. Gli effetti collaterali della medicina sono molteplici e non sempre risolvono il reale problema. E spesso la dieta da sola può non bastare. La camminata veloce è il modo migliore per chi soffre di ipertensione, per insegnare al proprio cuore ad utilizzare l’ossigeno in modo efficiente in modo che il sangue venga pompato in modo più vigoroso. Sono sufficienti 30′ al giorno con qualche variazione di andatura.

RINFORZA LE ARTICOLAZIONI

Recenti studi affermano che camminare, correre e più in generale muoversi all’aria aperta aiuti a prevenire il rischio di osteoartrite. Se potete avere qualche remora riguardo alla corsa, affidatevi con tranquillità ai benefici che la camminata può portare alla mobilità ed alla resistenza delle vostre articolazioni. Una pratica costante e continua non presenterà nessun conto con l’avanzare dell’età.

 

trevaini50Silvia Trevaini

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