La bella stagione avanza e le giornate sono più lunghe. L’umore migliora, anche se stiamo affrontando un periodo difficile. Ma una volta giunti a sera, quanta fatica accumulata. Il corpo e la mente esausti ci chiedono di riposare. Siamo sicuri di saperci offrire la qualità di riposo più nutriente per il corpo e per lo spirito? Per contrastare lo stress delle nostre giornate e rilassarci in armonia con l’ambiente e con noi stessi, proviamo a trarre qualche suggerimento dal mondo dello yoga.
Impariamo ad ascoltarci e a rispettare i nostri limiti emotivi, psichici e fisici. Il corpo parla molto chiaramente sotto forma di messaggi di stanchezza (disturbi alla vista, estremità dolenti, gonfiore addominale, una lieve cefalea, tensione nella zona lombare, cervicali irrigidite, mandibola serrata, irritabilità, difficoltà di concentrazione). Perché ci ostiniamo a domare il corpo volendo a tutti i costi piegarlo alla nostra volontà? Accogliamo invece i piccoli sintomi di malessere e impariamo a porre un sano confine tra l’agire frenetico della giornata e il relax della sera. Saper dire qualche “NO” ci viene in aiuto: allo smartphone sempre acceso, alla reperibilità a tutti i costi, a rispondere alla mail di lavoro di notte, al lavoro in ufficio oltre l’orario. Quali sono i confini che riusciamo a difendere con più facilità e quali invece sembrano essere più permeabili alle intrusioni dall’esterno?
Se di giorno interpretiamo la parte che ci siamo scelti o che ci è stata assegnata dalla società, la sera può essere il momento giusto per uscire finalmente dal ruolo ed esplorare altre possibilità del nostro essere. Un insegnante, o chi per lavoro usa molto le parole, potrebbe scoprire qualcos’altro di se stesso spegnendo telefono e radio per lasciarsi semplicemente avvolgere dal silenzio della meditazione. Chi è perennemente al telefono con l’ufficio, troverà conforto curando il verde sul balcone. Colui che riveste posizioni di grande responsabilità e serietà, troverà un se stesso più leggero e scherzoso giocando con i propri figli. Se siamo fra coloro che di giorno rischiano di mimetizzarsi con la loro scrivania, alla sera proviamo a regalarci un po’ di stretching o i piacevoli allungamenti dello yoga invece dell’immobilità del divano e dello zapping televisivo. La ricerca dell’equilibrio tra le polarità può condurci verso la strada della verità. Chi siamo veramente?
Per molti di noi terminare una lunga e frustante giornata lavorativa spesso coincide con l’andare in cerca di gratificazioni immediate: comfort food e shopping compulsivo on line. Il non appropriarsi, ci ammonisce a non indulgere in ciò che è superfluo, accumulando compulsivamente dentro e fuori di noi quello che in realtà non ci serve affatto. E-commerce, saldi di fine stagione, imperdibile offerte, outlet, la tentazione è sempre a portata di mano a danno del portafoglio e della linea, ma anche dell’ambiente, a causa dello spreco che si genera, e dei nostri spazi che si riempiono inutilmente sottraendo energia alle nostre vite. In quali tentazioni consumistiche tendiamo a cadere con più facilità?
Impariamo a usare saggiamente le nostre energie, anche quelle sessuali. Una relazione fedele, stabile e profonda con il nostro partner, un rapporto costruito giorno dopo giorno con impegno e vicinanza emotiva è ciò che rende il nostro stare a casa un momento piacevole ed emotivamente ricco e appagante. Avere una persona speciale su cui poter contare ci rende più sani e rilassati. Molte ricerche indicano, infatti, che una solida e felice relazione di coppia aumenta significativamente le aspettative di vita, agendo sulla diminuzione della pressione sanguigna, sull’incidenza delle malattie cardiache e, in generale, sull’aumento delle difese immunitarie. Quanto tempo passiamo ogni sera con il nostro partner?
Infine il bisogno di gestire momenti di stress, di alleviare la tensione muscolare accumulata durante il giorno, di calmare la mente irrequieta può farci facilmente cadere in qualche forma di dipendenza: alcol, caffeina, nicotina, sedativi o ansiolitici. Si raccomanda il distacco dalle abitudini di vita che generano queste forme di schiavitù e costituiscono il modo peggiore per affrontare lo stress. Una volta disinserita la modalità lavoro a quali sani abitudini possiamo rivolgerci per ricaricarci, rilassarci profondamente e ritrovare benessere?
Sicuramente l’esercizio fisico migliora la qualità del sonno, ma quando la pratica si svolge a fine serata è meglio evitare esercizi e posture troppo intense e impegnative fisicamente che possono stimolare il sistema nervoso simpatico. Alcune posizioni dello yoga risultano adatte più di altre a favorire un buon riposo, in quanto particolarmente volte a liberare la mente dalle preoccupazioni quotidiane, ad alleviare le ansie ed a decontrarre la muscolatura, con particolare riferimento alle spalle ed alla schiena.
Silvia Trevaini
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