Un’emozione non vissuta perché troppo dolorosa si cristallizza nel corpo e crea un blocco… che inizialmente si manifesta con un disturbo…
Prof. Giuseppe Calligaris, Neurologo e Ricercatore Medico
Parliamo di riflessologia plantare insieme a Giulia Giuntoli, Naturopata specializzata in Fitoterapia, presso la Scuola Italiana di Medicina Olistica SIMO di Milano.
Perché la riflessologia plantare è considerata una terapia?
La risposta al quesito la troviamo nei millenni di applicazione di questo efficace trattamento, elisir di lunga vita che in primis spalanca le porte al cammino verso sé, permettendo alla naturale forza vitale di esprimersi al meglio per attuare il processo di guarigione. Tracce di questa salutare pratica sono state rinvenute nelle tombe egizie nelle quali vi sono affreschi che raffigurano mappe plantari. Anche nella documentazione riguardante le civiltà Maya e i Nativi Americani vengono riportate testimonianze risalienti a 5000 anni fa. Nei Veda, antichissimi libri sacri indiani, si legge che non sarà colto da alcuna malattia chi massaggia i propri piedi prima di andare a dormire. Oggigiorno la riflessologia plantare è conosciuta e praticata in tutto il mondo. Il termine “riflesso” fa intuire come nei piedi è “riflesso” l’intero corpo.
Pensiamo al piede e immaginiamolo come se fosse una persona, suddiviso in 3 linee orizzontali:
-parte superiore alla base delle dita: ambito che rappresenta organi e funzioni dal collo alla sommità del capo. Corrisponde al piano mentale.
-parte centrale posta tra la base delle dita e per tutta la lunghezza dei metatarsi: ambito che rappresenta la zona toracica, parte dell’addome e gli arti superiori. Corrisponde al piano emozionale.
-parte inferiore posta tra la fine dei metatarsi e il calcagno: ambito che rappresenta l’addome, le pelvi e gli arti inferiori. Corrisponde al piano istintivo-motorio-sessuale.
Come funziona la Riflessologia?
La pressione esercitata su precisi punti del piede (zone riflesse) genera degli impulsi che, tramite il sistema nervoso autonomo, agiscono direttamente sulla funzione corporea corrispondente, riportando il soggetto a un riequilibrio profondo e globale. Il dolore rinvenuto tramite la digitopressione, in una specifica zona del piede, manifesta lo squilibrio di quella parte del corpo rappresentata dal punto dolente. Il dolore percepito in determinate zone può essere riferito anche a disturbi emotivi e psichici. Altresì può anche manifestarsi indifferenza, lieve fastidio o anche piacere. Dipende dal “modo” in cui la persona è “abituata” a percepirsi. La riflessologia plantare lavora sul sistema nervoso (autonomo, centrale e periferico), sulla circolazione (venosa, arteriosa e linfatica), sul sistema endocrino e immunitario. Di conseguenza ne trae beneficio ogni apparato e relativa attività. Di per sé è già una terapia in quanto riesce a disinfiammare, drenare, depurare, lenire e nutrire l’organismo. Il trattamento, che va ben oltre il piano fisico, è piacevole e induce uno stato di rilassamento, leggerezza e rigenerazione. Nel caso di patologie più o meno importanti, anche gravi, associata a terapie mediche e sana alimentazione, la riflessologia plantare risulta un valido apporto con sostanziale miglioramento della qualità della vita. Soprattutto in prossimità del cambio di stagione è sempre opportuno fare prevenzione, affidandosi a operatori qualificati e certificati.
Cosa è la Salutogenesi?
Tradotto dal latino, significa “ricerca dei fattori che promuovono la salute”. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, con il termine salute intende uno stato di benessere fisico, mentale e sociale, significato piuttosto diverso dalla sola e semplice assenza di malattia. È risaputo che in tempi antichi i medici cinesi venivano pagati finché i loro pazienti erano in buona salute e quando questi ultimi si ammalavano era il medico che doveva pagare le cure. L’operatore olistico punta sulla costruzione e il mantenimento della buona salute della persona. Tramite l’inserimento di sane abitudini nel quotidiano, è possibile adottare uno stile di vita che supporta le diverse competenze organiche e psichiche.
Indicazioni
Il trattamento riflessologico è indicato per tutti e in qualsiasi condizione di salute ma è fondamentale affidarsi a professionisti competenti. Tra i numerosi disturbi trattabili, ecco un breve elenco dove l’applicazione porta a risultati apprezzabili e duraturi nel tempo. ANSIA, ASTENIA, DEPURAZIONE, DIPENDENZE, DISMENORREA, DOLORI DIFFUSI, GRAVIDANZA, INSONNIA, MENOPAUSA, METABOLISMO LENTO, SINDROME PREMESTRUALE, SISTEMA ENDOCRINO, SOVRAPPESO, STIPSI. Trattamenti ciclici su soggetti anziani conferiscono risultati apprezzabili. Soprattutto per coloro che sono affetti da reumatismi, costipazione, dolori articolari, insonnia e depressione. Nei bambini piccoli, anche neonati, la riflessologia plantare interviene sulle problematiche gastriche in quanto viene facilitato il transito intestinale, spesso reso difficoltoso da fastidiose coliche. Viene inoltre favorita la digestione e l’assimilazione per un corretto assorbimento nutrizionale, indispensabile per una sana crescita. Agendo su particolari zone dei piedi viene favorito il sonno e le mamme, una volta vista la tecnica di questo semplice ma efficace sfioramento, possono replicarlo quando il loro piccolo tende a svegliarsi ripetutamente senza motivo. Coloro che optano per trattamenti olistici di questo tipo, auspicano (spesso anche inconsciamente) a un processo di cambiamento interiore, il quale può derivare o partire da un benessere fisico o mentale. Mens sana in corpore sano è tutt’oggi una locuzione illuminante. Se il corpo sta bene anche la mente sta bene. Ma, soprattutto, se la mente sta bene anche il corpo sta bene.
Silvia Trevaini
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