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Quando il disordine indica un disagio

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Ad un certo punto nella vita di ognuno di noi, ci sono momenti in cui si fatica a mantenere le cose organizzate. Che sia perché ci stiamo concentrando su un progetto o una questione specifica, alcune aree della nostra vita possono essere temporaneamente trascurate. Questo può significare una scrivania piena di documenti, vestiti accumulati sulla sedia in camera da letto, o la macchina che diventa un contenitore per oggetti vari. Tuttavia, una volta superato quel momento, di solito tutto torna al suo consueto stato di ordine. Per alcune persone, questi periodi di disorganizzazione possono durare molto più a lungo e degenerare fino a diventare un problema serio. Documenti importanti scompaiono, le scadenze vengono dimenticate, gli oggetti più cari vengono persi, e iniziamo a diventare inaffidabili. Potresti ritrovarti a cercare continuamente le chiavi di casa o a non riuscire a trovare quella bolletta importante che ora è scaduta. Questo disordine non è solo una questione di oggetti fuori posto, ma può riflettere un disagio interiore che non è stato adeguatamente affrontato.

Disordine ovunque: un segnale di disagio interiore

Forse in passato non siamo stati meticolosi nel mantenere l’ordine, ma ora ci troviamo di fronte a un caos totale. Cosa ci ha portato a questo punto? È evidente che se si verifica un graduale disordine, simile all’entropia nel regno della fisica, deve esserci una ragione sottostante. Per esempio, potresti notare che il tuo armadio è pieno di vestiti che non indossi da anni, ma ogni volta che provi a fare pulizia, qualcosa ti trattiene dal farlo. Questo disordine perpetuo che ci circonda è il riflesso di un tumulto interno che non siamo riusciti ad affrontare. Non si tratta solo di una disposizione disorganizzata degli oggetti fisici, ma di come gestiamo il nostro tempo, coltiviamo relazioni significative e ci prendiamo cura di noi stessi. In sostanza, il disordine che permea il nostro ambiente è indicativo di un disordine più profondo che colpisce ogni aspetto della nostra vita. Potresti accorgerti, ad esempio, che lo stesso caos si riflette nelle tue relazioni, dove mancano chiarezza e direzione, o nel tuo approccio alla salute, con abitudini che non riesci a mantenere costanti.

Come svoltare: dal caos all’ordine

Quando ci rendiamo conto che le nostre vite stanno andando in pezzi, prive di qualsiasi senso di stabilità o organizzazione, è come se avessimo perso la capacità di trovare equilibrio dentro di noi. I nostri beni, gli eventi, le relazioni e persino la nostra casa sembrano lentamente sfuggirci di mano. Magari ti rendi conto che non hai più spazio per muoverti liberamente nel tuo soggiorno perché è invaso da oggetti inutili accumulati nel tempo. Tuttavia, in mezzo a questo caos, esiste un momento critico in cui possiamo cambiare la situazione se cogliamo l’opportunità. Questo è il momento in cui ci rendiamo conto che il disordine in cui viviamo sta causando danni alle cose e alle situazioni che contano per noi. In questi casi, il primo passo non è analizzare le ragioni dietro questo caos, ma agire immediatamente per interrompere il ciclo di disordine. Trovare un modo per mettere ordine nelle nostre vite è un viaggio profondamente personale, poiché ogni caso di disordine ha la sua storia e progressione uniche.

Passi pratici per riprendere il controllo

Riconoscere il disordine: il primo passo verso l’organizzazione è riconoscere la presenza del disordine e chiedersi se ci siamo inconsciamente attaccati ad esso come a una medicina auto-prescritta per anestetizzare il nostro dolore. Ad esempio, potresti aver accumulato vecchi oggetti perché rappresentano un periodo felice della tua vita, ma ora stanno solo creando caos. Essere onesti con noi stessi è essenziale e richiede coraggio mentre affrontiamo il nostro disagio interiore.

Piccoli cambiamenti, grandi risultati: iniziare con piccoli passi può fare una grande differenza. Se la tua cucina è costantemente disordinata, prova a dedicare solo 10 minuti al giorno a sistemare un cassetto o una mensola. Questo può essere il punto di partenza per ripristinare un senso di controllo e calma. Ogni piccolo successo contribuisce a creare una spirale positiva di organizzazione.

Creare un piano di azione: fissare l’obiettivo di creare ordine nel nostro ambiente immediato, che funge da estensione e riflesso del nostro stato psicologico interno, è fondamentale. Se hai una pila di carte che cresce continuamente sulla scrivania, programma una sessione settimanale per organizzarle. Un piano di azione concreto, con tappe e scadenze, ci aiuta a rimanere focalizzati e a non scoraggiarci.

Coinvolgere chi ci sta vicino: spesso, chiedere aiuto o coinvolgere le persone care nel processo di riordino può non solo accelerare il processo, ma anche rafforzare le relazioni. Se il tuo partner o i tuoi figli sono parte del problema del disordine in casa, coinvolgerli nel processo di organizzazione può portare a una maggiore comprensione reciproca e a un supporto emotivo essenziale. Ad esempio, potete decidere insieme di passare un’ora ogni fine settimana a riordinare una stanza.

Supporto psicologico: un passo ulteriore

Se il disordine esterno è il sintomo di un disagio più profondo, potrebbe essere utile considerare un supporto psicologico. Un test psicodiagnostico può aiutare a identificare la fase di crescita personale in cui ci troviamo, riconoscendo i nostri punti di forza e di debolezza. Potresti scoprire che il tuo disordine è legato a un momento di transizione nella tua vita, come un cambiamento di carriera o una perdita personale, e avere una guida professionale potrebbe aiutarti a gestire meglio queste emozioni. Inoltre, la terapia cognitivo-comportamentale può fornire strumenti pratici per affrontare il disordine, insegnandoti a identificare e modificare i pensieri e i comportamenti disfunzionali che contribuiscono al caos nella tua vita. Ad esempio, potresti imparare tecniche di gestione del tempo o strategie per superare la procrastinazione, che spesso alimenta il disordine.

Il disordine che ci circonda non è mai solo una questione di oggetti fuori posto, ma spesso riflette un disagio interiore che richiede attenzione. Riconoscere questa connessione e agire per ripristinare l’ordine, sia esterno che interno, è un viaggio personale e significativo. Con piccoli passi, una pianificazione attenta e, se necessario, il supporto psicologico, è possibile riprendere il controllo della propria vita e riscoprire un senso di equilibrio e serenità. Ricorda, non è mai troppo tardi per fare il primo passo verso una vita più ordinata e felice.

Silvia Trevaini

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