Fitwalking, fare sport camminando

La bella stagione invita a praticare attività fisica all’aperto complice la natura di aprile che spinge la propria vitalità rinnovata in gemme e piccoli fiori. Anche la città può diventare una palestra all’aria aperta. Basta approfittare di parchi e viali alberati poco trafficati per uscire dalla noia dei soliti esercizi in palestra godendo del clima più mite. L’esercizio naturale per eccellenza è il camminare. Per mantenersi in forma infatti non è necessario praticare sport molto faticosi, basta camminare a passo sostenuto, ciò non significa che questo sia un esercizio banale, anzi rappresenta l’attività con il miglior rapporto tra benefici e numero di persone che possono praticarla. Il fitwalking, nello specifico, è appunto un’andatura sostenuta con movimenti correnti. Camminare, è risaputo, mantiene il corpo in salute ed aiuta a prevenire diverse malattie.

Dopo qualche minuto di buon passo abbiamo innescato un discreto lavoro aerobico. A questo scopo è importante mantenere un’andatura costante e se si vuole stimolare il metabolismo ad un maggior consumo calorico, basterà allungare il passo e prolungare i tempi. Meglio ancora se diventa una pratica quotidiana.
Potendo camminare in salita si otterrà un maggior lavoro di gambe e glutei: le passeggiate in montagna hanno lo stesso effetto della corsa, con il vantaggio di un impatto dolce sulle articolazioni. Anche le persone sovrappeso potranno svolgere senza pericolo questo tipo di attività. Perfette quindi le scale che possono diventare un sano esercizio quotidiano.
La ripetizione di un gesto ritmico può aiutarci inoltre a meditare, specie se ci troviamo immersi nel verde lontano da fonti di rumore. Concentrandoci sullo spazio che abbiamo attorno e nel nostro interno, ci mettiamo in comunicazione con la parte più profonda di noi stessi.

DEFINIZIONE
Il fitwalking potrebbe essere definito come l’evoluzione della camminata, la tecnica esalta il cammino perché ne cancella i difetti: consiste in una passeggiata più fluida e spedita, in cui svolgono un ruolo fondamentale le braccia, che oscillano ritmicamente. Tale attività si basa sull’esecuzione corretta di tre gesti:

– il movimento dei piedi, che si deve sviluppare dal tacco alla punta, che rende la camminata più dinamica e vigorosa.
– la falcata, che prevede un passo ben aperto e disteso e una frequenza superiore.
– la postura e il movimento delle braccia, che devono oscillare ampiamente con il gomito piegato a circa 90 gradi.

BENEFICI
Il fitwalking aiuta a combattere le alterazioni dei tassi nel sangue del colesterolo e di altri grassi, l’osteoporosi e l’alta pressione del sangue. Può aiutare a tenere sotto controllo o a ridurre il peso corporeo; è utile per chi abbia il diabete. Mantiene più fluido il sangue, in molti casi aiuta a perdere il vizio del fumo. Sono molti i vantaggi anche dal punto di vista mentale: si scaricano più facilmente le tensioni della vita quotidiana e del lavoro, si riduce la depressione, aumenta la resistenza agli stress.

TEMPI E RISULTATI
Come per tutte le attività fisiche, perché il fitwalking dia dei risultati è fondamentale una pratica costante. La camminata sportiva ha ottimi effetti sul corpo se vi si cimenta con regolarità per 3 o 4 ore alla settimana. Un programma di allenamento che ha l’obiettivo di regalare benessere alla persona prevede quattro uscite di 45- 60 minuti l’una dal lunedì alla domenica. Da una settimana all’altra si possono poi cambiare i giorni in cui ci si allena, facendo però attenzione a rispettare i carichi di lavoro fissati.
Più si pratica la camminata sportiva, più resistenti si diventa e più benefici si ottengono da questa attività. Gli allenamenti di fitwalking devono essere piacevoli e mai stressanti. Fra i numerosi benefici del fitwalking, apprezzato soprattutto dalle donne, aiuta a dimagrire chi ha qualche chilo di troppo e contribuisce a far mantenere il peso forma a chi non ha problemi con la bilancia. Il tutto senza richiedere sforzi eccessivi.

A CHI È RIVOLTO
• ad ogni persona che ha bisogno di mantenere il suo fisico attivo, di combattere la vita sedentaria imposta dal proprio lavoro e di cercare di prevenire le malattie cardiovascolari.
• a chi desidera compensare, con un’attività alla portata di tutti, le situazioni quotidiane di stress che possono provocare danni fisici e psicologici.
• a chi è soprappeso: in un’ora di pratica infatti si possono bruciare circa 300 calorie; con la corsa se ne possono consumare in maggiori quantità, ma sicuramente in modo più traumatico per le articolazioni e i tendini.
• a quelle donne che cercano un’attività fisica capace di sviluppare e tonificare alcune parti anatomiche di rilevante importanza estetica (pettorali e glutei), senza arrivare a sforzi e fatica troppo elevati.
• a coloro che praticano attività aerobiche specifiche, quali ad esempio il trekking, e desiderano mantenersi allenati anche nei periodi in cui si trovano nei loro luoghi di residenza.
• a coloro che, dopo anni di inattività, intendono iniziare la pratica di un’attività sportiva di tipo aerobico (la corsa, la mountain bike, il ciclismo e così via).
• a coloro che devono elevare il loro livello di efficienza.
• a coloro che devono ricuperare dopo infortuni muscolari e/o articolari.
• a coloro che hanno piccoli problemi cardiaci o che sono reduci da lievi infarti.

Silvia Trevaini

Newsmediaset