L’agopuntura contro la cervicalgia

agopuntura_1“Cervicalgia” è il termine utilizzato per indicare un dolore localizzato alla parte posteriore del collo (zona cervicale), che, in alcuni casi, si irradia alle spalle e agli arti superiori. Spesso al dolore, che può essere più o meno intenso, si associano vari disturbi, come rigidità del collo, cefalea, vertigini, nausea, vomito e formicolio o senso di addormentamento alle mani. Di frequente i sintomi sono così intensi da determinare la perdita di numerose giornate lavorative.

Dott.ssa Silvia Giulia Secchi

La cervicalgia, ci racconta oggi la Dott.ssa Silvia Giulia Secchi, specialista agopuntore presso il Centro Medico Visconti di Modrone, può insorgere in modo acuto, come conseguenza, ad esempio, di un colpo di frusta, che causa uno stiramento dei muscoli della zona cervicale. In questi casi, trattamenti mirati di tipo ortopedico o farmacologico possono essere efficaci. Molto spesso, però, il disturbo tende a cronicizzare, riacutizzandosi saltuariamente. Cause comuni di una cervicalgia cronica sono: l’artrosi cervicale, l’ernia del disco, il mantenimento a lungo di posture scorrette durante il lavoro o il sonno e, non da ultime, tensioni emotive, in grado di provocare contratture muscolari dolorose.

I trattamenti generalmente impiegati nella cervicalgia cronica sono di tipo farmacologico (FANS o farmaci antinfiammatori non steroidei) o fisico (massaggi, manipolazioni vertebrali, ginnastiche mediche). Purtroppo i FANS sono farmaci che possono comportare effetti secondari, generalmente a carico dell’apparato digerente e dei reni. Inoltre difficilmente la somministrazione di farmaci, pur consentendo, di solito, di attenuare i sintomi, porta alla risoluzione del problema, che, infatti, tende a ripresentarsi con periodiche riacutizzazioni.

L’agopuntura è una pratica terapeutica molto antica, che non solo ha alle spalle secoli di esperienza clinica, ma che è convalidata, al giorno d’oggi, da numerosi studi scientifici eseguiti a livello internazionale. Essa viene utilizzata negli ospedali di tutto il mondo e può essere efficacemente impiegata nel trattamento della cervicalgia, da sola o in combinazione con i farmaci standard e le terapie fisiche. Non esiste, infatti, un’incompatibilità tra questa millenaria forma di terapia e i trattamenti della medicina moderna. In questo modo è possibile ridurre la frequenza, la durata e l’intensità degli attacchi e garantire nel tempo gli effetti terapeutici.

La prima fase di un trattamento di agopuntura consiste nella raccolta della storia clinica del paziente, nella palpazione dei polsi e nell’esame della lingua. Tutto ciò consente di arrivare a una diagnosi energetica basata sul singolo individuo, e quindi all’impostazione di una terapia personalizzata, che consiste nell’infissione di sottili aghi metallici, allo scopo di ripristinare un equilibrio che può essersi interrotto per varie ragioni. La principale differenza dell’agopuntura rispetto alle terapie convenzionali è il trattamento basato sulla causa della cervicalgia e sulla persona, piuttosto che sul sintomo.

I benefici dell’agopuntura si traducono in un effetto miorilassante, antinfiammatorio, ansiolitico e nella capacità di attenuare i dolori inducendo la secrezione di sostanze bioumorali, come ad esempio le endorfine. Questa terapia è inoltre in grado di migliorare la qualità del sonno, determinando conseguentemente un maggiore rilassamento muscolare e, quindi, una minore sensazione di rigidità al risveglio.

Generalmente qualche seduta è sufficiente per osservare i primi risultati, che verranno consolidati dal proseguimento della terapia. I benefici sono di solito duraturi. Non esistono importanti controindicazioni all’utilizzo dell’agopuntura, che può eventualmente essere ripetuta ciclicamente nelle forme di cervicalgia cronica.

Silvia Trevaini

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