È fonte di vita , di energia e di benessere, ma se stare al sole fa bene al fisico, all’umore e persino al sistema immunitario, non ci si deve dimenticare che la elle può correre seri rischi se l’esposizione non viene mediata dall’utilizzo di un solare. Solo protetta, infatti, l’epidermide può colorarsi senza scottarsi e senza invecchiare prima del tempo. A luglio i raggi solari cominciano a diventare davvero caldi e fanno venir voglia di abbronzarsi. La pelle reagisce naturalmente al sole producendo un film protettivo a mo’ di schermo, costituito dalla melanina che dona il particolare effetto tintarella. L’epidermide però può anche avere delle reazioni abnormi, la più comune delle quali è la scottatura solare, dovuta a un’eccessiva o prolungata esposizione ai raggi UV senza adeguata protezione; ma altrettanto diffuso è l’eritema solare, o fotodermatite, che invece è una risposta anomala della pelle anche a esposizioni normali. In entrambi i casi, se il danno è grave, si forma una bolla con produzione di liquido e distacco del derma. Queste situazioni sono rischiose perché i danni provocati dal sole non si fanno sentire nell’immediato, ma sono cumulativi e vengono immagazzinati nella “memoria della cellula”, manifestandosi nel tempo con invecchiamento precoce e, nei casi più gravi, tumori. La parola d’ordine allora è: dare tempo alla pelle di abituarsi al sole, come sa fare naturalmente, iniziando a esporsi a partire da 15 minuti per volta. Ce ne parla il Professor Santo Raffaele Mercuri primario presso lì ospedale San Raffaele di Milano.
Nelle modalità e negli orari giusti il sole fa bene. Ma per sfruttarne i benefici è importante regolarsi sulla base delle esigenze della propria pelle ed evitare alcune imprudenze, tanto comuni quanto pericolose». Accanto alle più classiche, come esporsi tra le 11 e le 14 quando i raggi colpiscono la pelle in modo più diretto o usare un filtro solare tipo 30 e illudersi di poter stare al sole tutta la giornata, anche l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale: Mangiare male (fritti e cibi elaborati) durante l’esposizione solare aumenta i processi ossidativi della pelle e quindi il rischio di reazioni anomale e dermatiti» ammonisce il dermatologo.
Scopri il tuo fototipo, difesa più efficace se ti conosci
La capacità della pelle di difendersi dai raggi solari dipende dal fototipo a cui apparteniamo. I fototipi europei sono 4:
1 – Soggetti dai capelli rossi, con pelle che si scotta sempre e non si abbronza mai.
2 – Biondi o castani chiari, che si scottano facilmente e si abbronzano poco.
3 – I castani, che si scottano qualche volta e si abbronzano leggermente.
4 – I mediterranei, bruni con pelle olivastra, che si abbronzano facilmente e non si scottano mai.
Chi appartiene ai gruppi 1 e 2 deve fare più attenzione e seguire molte precauzioni prima di esporsi al sole.
Rischi e benefici del sole: invecchia la pelle ma rinforza le ossa
Potente fonte di energia vitale, il sole può essere pericoloso o benefico per l’organismo. Vediamo come e perché.
I rischi…
– I raggi UV penetrano nella pelle e alla lunga possono alterarne la struttura cellulare;
– i raggi infrarossi, per lunghe esposizioni, alzano la temperatura corporea con rischi per la salute;
– il buco nell’ozono fa in modo che i raggi solari arrivino a terra meno schermati dagli strati atmosferici e quindi più pericolosi;
– la pelle al sole aumenta la produzione di radicali liberi, quali scorie dei processi ossidativi che avvengono durante l’esposizione al sole.
I benefici
– Stimola la produzione di vitamina D e rafforza le ossa;
– favorisce il funzionamento del sistema endocrino e ha effetti positivi sull’umore;
– a quantità moderate, cura affezioni della pelle come l’acne e la vitiligine.
Ricordate inoltre che per beneficiare degli effetti della luce solare non occorre stare immobili in bikini sotto il sole: «è sufficiente stare all’aria aperta, normalmente vestiti, almeno un’ora al giorno» conferma il Professor Santo Raffaele Mercuri .
Scegli i filtri “fisici” più sani e duraturi
In aggiunta alle precauzioni che vi abbiamo consigliato è importante osservare alcune attenzioni specifiche: I filtri solari devono essere “fisici” e “non chimici”. I primi, a base di ossido di zinco o biossido di titanio, sono naturali, non si ossidano a contatto con la pelle, non si alterano al sole e offrono una protezione più duratura anche per i bambini. Quelli chimici invece si alterano più facilmente e possono dare reazioni allergiche. Per prevenire scottature ed eritemi, esponetevi i primi due giorni solo per 15 minuti senza protezione solare: stimolerete la pelle a produrre naturalmente melanina. Durante l’esposizione, bevete molta acqua e tè verde freddo, mangiate verdura cruda e frutta fresca soprattutto quella nei toni del rosso (pomodori e ciliegie) e dell’arancio (carote, melone, albicocche, papaia) che stimolano la melanina e aiutano a combattere i radicali liberi.
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