Non è affatto un caso se si verificano certe coincidenze. Non si tratta di fatalità, predestinazione o autosuggestione. Eventi inaspettati accadono, a volte incredibilmente. Uno psichiatra americano ci spiega come afferrarne significato positivo, cogliere l’attimo e agire di conseguenza per sfruttarne ogni vantaggio.
Pensare alla tua migliore amica, quella con cui hai condiviso banchi di scuola ed emozioni e che non vedi da tempo, e incrociarla il giorno dopo, inaspettatamente, di fronte al tuo ufficio. Sentire una fitta al petto, avvertire la sensazione che qualcuno che ami sia in difficoltà, averne la conferma poche ore dopo. Trovare, frugando nelle tasche di una giacca che non indossi mai, una moneta da due euro puoi comprare un biglietto della metro visto che hai dimenticato il portafogli a casa.
Oppure, quando la tristezza ti invade al ricordo di un caro perduto, ecco il suo vecchio post- it con un pensiero gentile, ricordo di ore trascorse insieme, sbucare da un mucchio di scartoffie o un passerotto fermarsi sul davanzale della finestra e guardare nella tua direzione. Sembra dirti: “sono io, non ti lascerò mai”.
Almeno una volta nella vita avrai sperimentato un’esperienza simile e ti sarà venuto spontaneo esclamare che coincidenza, sorridendo meravigliata, incredula. Di qualunque coincidenza tu sia stata protagonista, che si sia trattato della canzone del cuore che passa per radio proprio mentre la canticchi o del giorno in cui hai conosciuto una persona speciale salendo su un treno che non avresti mai preso se non fossi stata in ritardo, ti sarai chiesta se sia dipeso da semplice casualità, volere del destino o intervento divino. Tu puoi innescare felici coincidenze. Secondo lo psichiatra Bernard Beitman, esperto di coincidenze, quando ciò accade qualcosa che ha il sapore della coincidenza, cioè una combinazione di fatti casuali che si sincronizzano perfettamente, la predestinazione, il caso o l’autosuggestione contano ben poco. Molto dipende dalla nostra propensione a connetterci con gli altri e con l’ambiente circostante, dall’abilità a utilizzare il nostro “GPS umano”, una sorta di navigatore interiore che ci aiuta a trovare il percorso giusto per raggiungere persone o cose, anche se la maggior parte di noi lo ignora. Per far si che la tua vita sia ricca di coincidenze, quindi di possibilità da prendere al volo per ottenere quello che desideri o da evitare perché la tua intuizione ti dice che coglierle porterebbe risultati negativi, è fondamentale sviluppare empatia verso il prossimo e apertura mentale, tenendo alla larga l’ansia, lo stress e le paranoie perché sono fattori che distraggono e allontano dalla meta. Essere positivi, sapersi lasciare andare, tenere i sensi allerta, aiuta a incrementare le chance di innescare coincidenze felici, come essere in grado di capire i propri stati d’animo e carpire quelli altrui stimola la simpatia, cioè un’ empatia simultanea, tipica di chi sente a distanza il dolore di un caro, quasi che i limiti spazio-temporali svanissero.
Non basta covare desideri bisogna agire.
Per Beitman ciascuno di noi è parte di una fitta rete di emozioni e connessioni che esistono dentro e fuori il nostro corpo. Pensa ai momenti della tua vita, magari ti sta accadendo proprio adesso, in cui hai provato ad ottenere un nuovo impiego, a imbastire nuove amicizie o a trovare l’amore dopo un periodo di solitudine. Eri disposta al cambiamento, a immergerti nel caos del mondo, sganciandoti dalla tua confort zone, provando vie inesplorate? Se ti limiti a covare un desiderio ma non muovi un dito per farsi che si avveri, non favorirai mai alcuna coincidenza. Non devi mai smettere di guardarti intorno e di essere curiosa. Credici, anche l’invito ad un aperitivo organizzato l’ultimo minuto, quando sei ormai sprofondata nel divano dopo una giornata intensa, oppure scendere sotto casa per comprare il giornale o ancora variare ogni tanto il tragitto per tornare a casa, possono rivelarsi occasioni per imbattersi in un simbolo, segnale o incontro destinato a cambiare, in meglio, la tua esistenza. Ma, ricorda, devi saper cogliere l’attimo perché le finestre temporali in cui le coincidenze accadono sono quasi sempre limitate. Il libro di Beitman, tra l’altro, è un serbatoio infinito di testimonianze, molte delle quali sono così incredibili da risultare inverosimili.
Silvia Trevaini
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