Sai che gli alberi parlano?
Sì parlano. Parlano l’un con l’altro
e parlano con te,
se li sai ascoltare.
Ma gli uomini bianchi non ascoltano.
Non hanno mai pensato
che valga la pena di ascoltare
noi indiani e, temo che non ascolteranno
nemmeno le altre voci della Natura.
Io stesso ho imparato molto dagli alberi:
talvolta qualcosa sul tempo,
talvolta qualcosa sugli animali,
talvolta qualcosa sul Grande Spirito.
“Tatanga Mani”
L’ interagire Divino con gli Alberi, e con la vegetazione in genere, era plausibile e normale in epoche remote in quanto l’uomo non aveva distrazioni “moderne” né mezzi e fini commerciali. Dall’osservazione accurata della Natura attingeva il proprio fabbisogno di sapere essenziale.
In tempi più recenti, Edward Bach, grazie alla sua sete di conoscenza, ha constatato che uomo e pianta hanno correlazioni e analogie e che il “rimedio” ottenuto dalle stesse (composto unicamente da fiori acqua e sole) risolve ogni sorta di malattia attraverso il riequilibrio della persona.
Il colore, la forma, le radici, i semi, la modalità di sviluppo, la predisposizione a luce, ombra, caldo o freddo, rispecchiano atteggiamenti caratteriali umani. E così Bach scopre una modalità semplice e naturale per tamponare una situazione anomala momentanea, per curare un disturbo cronico o acuto ma soprattutto adatta per una igienica prevenzione.
Con Giulia, fondatrice dell’Associazione “L’Ombra del Platano”, parliamo degli Alberi, corredo indispensabile alla Vita.
E’ rassicurante sapere che sono una collettività dove regna solidarietà, amore e mutuo scambio. Una capillare rete sotterranea rende possibile la connessione tra loro, estendendosi sulla terra ferma. Una sorta di www ma con significato diverso da quello cui siamo abituati. La cosa più sbalorditiva è che alcuni esemplari, in caso di legami di immenso amore, scelgono dove dirigere le loro radici intrecciandole, creando una sorta di radicamento aggrovigliato in modo che se uno si ammala gravemente e muore anche l’altro viene colpito. Fuori da legami di questo tipo, di norma l’Albero malato viene soccorso da quelli sani, tramite scambio di linfa o modifica del corredo esteriore.
L’Auxina, il più importante ormone vegetale conosciuto, funge da neurotrasmettitore specifico, al pari della nostra melatonina e serotonina, permettendo alla pianta di crescere e radicarsi nel modo più funzionale. Le piante sono organismi intelligenti, non vi è dubbio. Provano amore e paura. Il meraviglioso ed esaustivo documentario “Intelligent Trees” ci illustra questa perfetta realtà. Ed è rincuorante notare lo studio assiduo di persone orientate verso la conoscenza escludendo il profitto.
Alberi di ogni tipo, maestosi, nani, eleganti, selvaggi, simpatici, bellissimi, pieni di doni in ogni stagione. Il Palo Santo, per esempio, è una pianta che cresce spontanea nell’area dell’America centro-meridionale. Fiorisce il giorno di Natale e da millenni è tradizione raccogliere i rami per ricavarne incenso e olio essenziale solo quando l’Albero è già caduto a terra per senescenza. La sua profumazione, oltre a contrastare le energie negative, è un ottimo antizanzare, si presta per altri svariati usi ma l’azione primaria è il rilascio di questa essenza sacra che, tramite l’olfatto, agisce positivamente sul sistema neuro-endocrino-psico-emozionale e spirituale.
L’Albero è un’assicurazione per la nostra salute, produce l’ossigeno che ci permette di vivere, riduce l’inquinamento che provochiamo, assorbe CO2, rallegra la vista, migliora l’umore, assorbe negatività schermando i numerosi campi elettromagnetici dovuti all’avanzata e dilagante commercializzazione di telefonia senza fili e sistemi Wi-Fi, contrastando la nocività a lungo termine, dovuta anche alla normativa arretrata rispetto all’incedere rapido delle nuove tecnologie. E’ ormai comprovato l’effetto benefico e salutare dovuto alle proprietà vibrazionali degli Alberi. Il flusso continuo della linfa genera una sorta di risonanza che neutralizza la negatività dal campo energetico umano, espandendo onde di benessere capaci di ridurre stati d’ansia e mal di testa e in grado di assestare il battito cardiaco. Questo spiega, tra le altre cose, perché ci piace sentire il fruscio delle foglie mosse dal vento; una sorta di musica ipnotica che ci accarezza l’anima come un messaggio recepito dall’orecchio e tradotto dall’inconscio. Un rumore che ci rimette a posto, una meditazione auditiva e sensoriale che ci rasserena.
Gli Alberi, gioielli di città in grado di guarire le malattie moderne, rifugio per gli uccellini, riparo dal cemento, con i piedi per terra e la testa nel vento per insegnarci ad essere radicati e flessibili. Gioia di quei fortunati bambini che dal girotondo all’arrampicata sui rami forti fanno marameo a console e giochi virtuali vari, in cui la mente soggiogata e la tensione muscolare compromettono la sana crescita.
Fortunatamente i dati parlano di un aumento costante inerente il “Turismo dei grandi Alberi”, dove grandi e piccoli si rigenerano.
Condivido un progetto (mille grazie all’ideatore) in cui ogni abitante di qualunque posto del mondo può scegliere un Albero da piantare e monitorarlo tutta la vita. Un contadino, nel proprio paese, si prende cura della pianta scelta ed è persino possibile recarsi nel posto in cui dimora per una visione dal vivo. Con tanto di pagina online dedicata per monitorare la crescita.
Proviamo ad immaginare come potrebbe essere la vita e l’aria delle zone industrializzate del mondo se alla nascita di ogni bambino venisse piantato un albero al quale associare un messaggio d’amore personalizzato.
Esercizio per i più curiosi: fate amicizia con l’Albero della vostra città che più vi attrae; toccatelo, accarezzatelo, pensatelo e riponete in lui dubbi e speranze. Potrete osservare, nel tempo, i messaggi di risposta emessi (la chioma si trasforma e diventa a forma di cuore, le foglie ballano a mò di saluto quando siete nei paraggi, le ramificazioni diventano espressione intuibile, ai piedi dello stesso si presentano elementi naturali con forme indicative. E solo chi riesce ad avere la mente aperta di bambino può cogliere ulteriori segnali appropriati). Con fede verso le influenze cosmiche e i segni Universali.
Silvia Trevaini
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