Instagram, Facebook, Snapchat e Musical.ly, o Tumblr, Whatsapp e Ask, social diversi e dalle varie funzioni, ma che la maggior parte dei ragazzi possiede: chi tutti, chi alcuni.
“Gran parte di queste applicazioni consente di condividere foto e video, ma anche messaggi e musica. Molti ragazzi, durante il corso della giornata, sentono il forte bisogno di rendere partecipe il mondo del web di ciò che stanno facendo/vivendo, mediante la pubblicazione di post o “storie”. In effetti, alcuni hanno un attaccamento morboso nei confronti dei social, e lo trovo molto squallido”, si confida cosi Qlara, adolescente in crescita.
Possiamo considerare più unici che rari i giovani che non possiedono nemmeno un account Instagram o Facebook, e soprattutto possiamo ammirarli! Ammirarli per il loro anticonformismo, se così vogliamo definirlo. Per la loro resistenza alla massa che trascina ognuno di noi nell’abisso dell’omologazione.
Non per questo dobbiamo dire che avere social è sbagliato. Anzi!
Essi, infatti, ci permettono di tenerci aggiornati su vari argomenti che possono interessarci, come i programmi dei concerti delle band, i film in uscita e la musica fresca di registrazione.
Inoltre ci permettono di comunicare più in fretta, di socializzare e fare nuove conoscenze, che non è mai un male.
Così parlandone, le persone si chiederanno dove risieda la parte negativa a cui ho accennato sopra.
E bene i social media, come ogni cosa, hanno il loro lato oscuro, all’interno del quale possiamo fare varie distinzioni:
– il trascinamento verso l’assenza di personalità
– le persone poco raccomandabili
– una sorta di dipendenza
Procediamo quindi con l’esplicazione di quanto elencato.
I social sono il principale mezzo attraverso cui le case di moda, i musicisti e artisti vari si pubblicizzano, facendo collaborazioni con utenti particolarmente seguiti al fine di ottenere notorietà.
Basti pensare ad alcune fashion blogger, che collaborano con stilisti, incitando i propri seguaci ad acquistare una determinata maglietta o paio di scarpe. Oppure alcune ragazze, postando i propri outfit, lanciano mode che si propagano estremamente in fretta.
Non che ci sia del male ad acquistare un capo firmato e pubblicizzato, ma se ognuno di noi compra gli stessi vestiti, le stesse scarpe e giacche, non ci sarà più nessun gusto, nessuna differenza esteriore e tutto diverrà triste e monotono.
Com’è risaputo, dove ci sono ragazzini possibilmente ingenui, ci sono le persone grandi che cercano di approfittarsene. Sono noti casi di varie ragazze arrivate a prendere misure drastiche dopo aver condiviso una foto o un video sui social, e che poi qualcuno ha provveduto a far diventare virale. Si deve prestare attenzione a quello che si posta!
Ma non solo, spesso si vedono uomini adulti scrivere frasi moleste a ragazzini/e appena quindicenni: una vera vergogna. È per questo che gli adolescenti dovrebbero stare molto attenti a ciò che scrivono e a chi danno confidenza, perché ci sono persone davvero disgustose.
In fine, dobbiamo discutere della dipendenza che creano i social media, perché la creano.
I ragazzi passano spesso giornate a girare per Instagram a guardare post totalmente random, tanto per fare qualcosa, quando potrebbero impiegare il loro tempo in modi migliori e più sani.
Altri ancora, ogni volta che accade loro qualcosa necessitano di fare una foto e postarla, per condividere con tutti ciò che è successo o stanno facendo.
Per molti è più importante scattare la foto di un momento piuttosto che viverlo, e ciò è deprimente. La vita va vissuta, non fotografata!
Silvia Trevaini
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