Le visite a distanza con la teledermatologia

La possibilità di visitare a distanza pazienti con lesioni cutanee o di un consulto virtuale tra colleghi sono i più semplici utilizzi della teledermatologia, una metodica medica dalle grandi potenzialità. Dalle applicazioni attuali agli sviluppi futuri, con particolare attenzione a possibili criticità dal punto di vista legale.

La diffusione delle tecnologie digitali e la sempre maggiore facilità di scambio dei dati hanno dato un impulso a quella che viene chiamata “telemedicina”: diagnosi di patologie, consulti, monitoraggio di parametri o terapie, eseguite a distanza con l’ausilio di strumentazione  dedicata. La tele dermatologia è una delle molte possibilità offerte dalla telemedicina: il ruolo primario dell’osservazione delle lesioni patologiche della pelle rende la diagnosi e il monitoraggio dell’andamento della patologia a distanza un’opportunità confermata anche dalla letteratura scientifica. Cercheremo insieme al professor Santo Raffaele Mercuri, primario dell’unità di dermatologia del San Raffaele di Milano, di approfondirne aspetti tecnici, possibilità e limiti, con particolare attenzione al rispetto delle regole della privacy nello scambio e nella conservazione dei dati sensibili.

Una medicina che nasce per lo spazio
La telemedicina nasce negli Stati Uniti negli anni 60 con lo scopo di monitorare parametri a distanza  per l’assistenza da Terra degli astronauti nello spazio e sulla Luna. Si sviluppa poi per l’assistenza su aerei e navi, fino ad arrivare a un uso civile, quando la medicina comincia a confrontarsi con aspetti economici e con la difficoltà di effettuare visite specialistiche in alcune zone isolate e lontane da centri urbani. L’esigenza nasce soprattutto in alcune regioni rurali degli USA, in Australia, ma anche nei paesi del Nord Europa. L’applicazione in ambito dermatologico della telemedicina sta avendo oggi un grande sviluppo.

La teledermatologia  prevede che vengano fotografate le lesioni della cute, quindi  è necessario possedere e saper utilizzare strumenti tecnici  per l’acquisizione delle immagini, che vanno dalla semplice foto a immagini demoscopiche. Oggi la nuova frontiera è quella dei telefonini, ma qualsiasi macchina fotografica recente può servire allo scopo.  Potenzialmente le fotografie potrebbero essere scattate con uno smartphone di nuova generazione salvo le limitazioni dovute allo scambio di dati per la privacy.  Esistono poi sistemi di acquisizione delle immagini demoscopiche, di fatto collegati a una macchina fotografica , con i quali si possono ottenere immagini con un ingrandimento particolare, alla risoluzione, e marcate con un righellino di riferimento , utile per indicazioni sulle dimensioni della lesione. Per il teleconsulto tra specialisti,  sono disponibili  applicazioni studiate appositamente per la condivisione delle fotografie e delle informazioni sensibili. In questo caso viene garantita la protezione dei dati da parte del server.

Le neoplasie cutanee

Un capitolo molto discusso della teledermatologia  è quello della valutazione dei tumori cutanei. Le insidie sono molte, per questo è bene che l’immagine fotografica da remoto nel campo dell’oncologia dermatologica venga utilizzata in situazioni particolari. Prima di tutto l’immagine deve essere acquisita con un termoscopio, non ha nessun valore una foto digitale normale. Inoltre è bene fare attenzione ai servizi, per esempio offerti direttamente al paziente dalle farmacie per la valutazione delle neoplasie: è alto il rischio di creare falsi allarmi, o al contrario di mancare una diagnosi. Oltre al fatto che è ll paziente a scegliere quale neo mostrare, facendo una selezione a priori, che potrebbe escludere lesioni importanti, ma non da lui visibili perché in zone nascoste.

Rispettare la privacy

Oltre alla risoluzione di problematiche tecniche e di validazione clinica delle metodiche di teledermatologia, non sono da sottovalutare quelle di tipo legale. La questione riguarda prevalentemente la gestione e conservazione dei dati nel rispetto della legge della privacy. Dopo una serie di studi condotti gli Usa, a livello europeo è stata creata un’apposita commissione per cercare di implementare la legislazione  nel merito della telemedicina . In Italia viene divisa in tre filoni: la telemedicina specialistica, la tele salute e la teleassistenza , quest’ultima non strettamente medica, ma interessa anche altri operatori sanitari . La telesalute è quella utilizzata per il monitoraggio delle terapie. La telemedicina specialistica è quella che viene utilizzata nelle singole specialità mediche.

 

trevaini50Silvia Trevaini

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