I capelli hanno giocato in ogni epoca della storia umana un elemento importante che contribuisce a determinare l’immagine che la persona ha di se stessa e che viene veicolata nelle relazioni con gli altri. Il benessere del capello è quindi fondamentale per gestire al meglio la propria chioma e, oggi come ieri, può essere messo a dura prova da trattamenti particolarmente aggressivi che possono danneggiare il cuoio capelluto e i bulbi in esso contenuti.
Lucentezza, morbidezza e colore sono i parametri cosmetici che definiscono la bellezza dei capelli, a cui si aggiunge il non meno importante volume della chioma: la massima bellezza è di solito associata a capelli numerosi e spessi. Purtroppo ben poco si può fare per quanto riguarda la componente genetica alla base della voluminosità: chi nasce coi capelli fini deve rassegnarsi. Ci sono però procedure cosmetiche che permettono di rendere più voluminoso l’aspetto di una chioma.
Il secondo fattore fondamentale che determina il benessere e la bellezza del capello sono le condizioni fisiologiche generali della persona, che se non sono buone possono determinare una perdita più cospicua di capelli rispetto alla normalità. L’esempio tipico è il leggero aumento della caduta che spesso si osserva in primavera e in autunno, perché in queste stagioni il ciclo del cuoi capelluto è leggermente alterato.
Il benessere dei capelli dipende dai bulbi, la parte più profonda dei follicoli piliferi, che devono vivere normalmente e seguire il loro giusto ciclo di vita. L’attività anagen dei bulbi è di circa quattro-cinque anni in una donna, un po’ meno nell’uomo. Questa durata dipende dall’orologio biologico di ogni singolo bulbo e dalla salute generale del corpo. La corretta alimentazione, per esempio, è un fattore importante in quanto contribuisce ad apportare l’ornitina e gli amminoacidi presenti nella cheratina. Anche la pulizia del cuoio capelluto è importante per la salute dei follicoli piliferi, proprio come quella dei denti per evitare la carie. I capelli andrebbero lavati quanto più frequentemente possibile, anche tutti i giorni in ambienti sporchi e inquinati che possono danneggiare più facilmente il cuoi capelluto.
Problemi per i capelli potrebbero sorgere, per esempio, nel caso si facciano molte decolorazioni, permanenti per arricciarli, la piastra o le contropermanenti, che rompono i ponti bisolfuro della cheratina rendendo perfettamente lisci i capelli ricci. Questo tipo di trattamenti può risultare particolarmente dannoso per chi ha capelli fini, che possono essere più facilmente soggetti a rotture. La tinta invece, di fatto è un involucro protettivo dei capelli, che aiuta a renderli un po’ più spessi. Un possibile problema legato all’uso delle tinture è legato alla presenza dell’allergene para- fenilendiammina, che fissa il colore ai capelli e che nelle persone allergiche potrebbe provocare reazioni a livello del cuoio capelluto, con prurito e arrossamento. Le tinte serie, fatte bene, sono prodotti tranquilli, salvo che si sia allergici. Un possibile problema è quello delle tinte meno serie, come quelle cinesi, che possono contenere sostanze tossiche.
Negli ultimi anni si sono molto diffusi tra i consumatori gli integratori alimentari che dovrebbero aiutare a frenare la perdita dei capelli. Sono prodotti adatti soprattutto a fornire all’organismo un supporto in più durante i periodi di caduta stagionale, che ha una durata limitata nel tempo e non da particolari problemi alla chioma. Ci sono integratori specifici per i capelli. Per i capelli è importante la presenza di biotina, zinco, metionina e cisteina, mentre è meglio che non ci sia la vitamina A. Per la caduta stagionale sono anche utili le lozioni cosmetiche, il cui principio attivo e il massaggio effettuato per frizionarle aiutano la ricrescita. Non è necessario supplementare con elementi che ricalchino quelli contenuti nel cibo, a meno che la persona segua un’alimentazione non corretta che da luogo a carenze.
Silvia Trevaini
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