Il massaggio del cuoio capelluto

Nell’ambito dell’Ayurveda, la scienza indiana della longevità, possiamo trovare tra le svariate tecniche un trattamento interessantissimo, le cui caratteristiche lo rendono unico.  Il termine che indica questo trattamento è “Kesabhyangam’ in sanscrito significa letteralmente “massaggio del cuoio capelluto” in realtà va ben oltre questa definizione sintetica, sia a livello di tecniche, sia a livello di effetti benefici per chi ne usufruisce.  Ne parliamo con Gianmario Aquilino, insegnante yoga e massaggiatore presso l’Ecoresort Le Dune, a Piscinas, all’interno del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna…

Per capire meglio è necessario comprendere il concetto di purificazione, tipico dell’approccio Ayurvedico, in special modo quando si lavora sulla testa, che è la sede dei sensi, e quindi area privilegiata sulla quale agire. In questo ambito per purificazione si intende, in sintesi, un ripristino del benessere generale, che si ottiene disintossicando l’organismo, contrastando l’effetto deleterio di uno stile di vita innaturale e risvegliando infine le energie sopite. Proprio per questo, in un epoca di continue ed eccessive stimolazioni sensoriali è necessario un trattamento mirato, che permetta uno spazio di recupero e di silenzio, e il Kesabhyangam è adatto proprio per la sua peculiarità, a “svuotare la testa “.  Le zone interessate sono soprattutto la nuca, il viso, il cuoio capelluto e i capelli; si agisce manualmente, con l’ausilio di olii pregiati : la qualità dei prodotti utilizzati nella pratica Ayurveda è di fondamentale importanza, in base al concetto che stiamo nutrendo, letteralmente, tutti i tessuti.

Nella pratica del Kesabhyangam  si combinano vari approcci, dal messaggio lento e accurato sul viso, per distendere i muscoli e stimolare elastina e collagene, alle frizioni sul cuoio capelluto per attivare la circolazione, fino al distribuire scrupolosamente l’olio su tutta la lunghezza del capello per idratarlo e nutrirlo in profondità. Fin qui sembrerebbe un normale trattamento, ma il valore aggiunto e caratteristico è dato anche dalla stimolazione dei “Marma”. I Marma sono, semplificando, l’equivalente indiano dei punti dell’agopuntura cinese, anche se talvolta con estensioni maggiori, con la differenza però che non si stimolano con l’applicazione di aghi ma con vari tocchi più o meno leggeri e l’applicazione diretta di olii. In particolar modo i Marma stimolati sono quelli di collo, viso e testa  chiamati collettivamente in sanscrito “Atrurdhva Marma”. La stimolazione diretta e/o indiretta di questi punti ha numerosi benefici, e in particolar modo la purificazione dei sensi, come prevede l’Ayurveda. Tra gli effetti immediati si ottiene l’apertura delle prime vie aeree, facilitando la respirazione, si elimina la sensazione di pesantezza che spesso si associa a mal di testa, si rilasciano le tensioni muscolari (anche quelle che riguardano il viso), si stimolano beneficamente vista, udito e olfatto.

Un ciclo di trattamenti quotidiani di Kesabhyangam, per esempio durante un soggiorno al mare, è indicato come strumento indispensabile per proteggere la pelle del viso e i capelli dagli effetti collaterali di una lunga esposizione al sole. Per lo stesso motivo è consigliabile abbinare frequentemente un massaggio completo, sempre con utilizzo di olio di qualità, per proteggere e idratare in profondità anche la pelle e i tessuti di tutto il corpo. Unendo quindi un trattamento cosí specifico come il Kesabhyangam ad un massaggio che integra tutto il corpo (come può essere l’Abhyangam o altri trattamenti similari) agiamo in modo completo non solo agendo nel momento, ma soprattutto come prevenzione, punto cardine della filosofia della longevità e salute, che permea tutto il sapere di questa medicina tradizionale orientale.

trevaini50Silvia Trevaini

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