L’inizio di un nuovo anno può essere eccitante: si fanno nuovi progetti, ci si impegna in buoni propositi (“mi iscrivo in palestra”, “mi metto a dieta”, solo per citarne alcuni). Il ritorno alla realtà che coincide con la fine delle vacanze natalizie e il ritorno a scuola o al lavoro però può portare ansia e disagio emozionale. Inoltre per molti le feste sono state stressanti per varie ragioni, quali il dover essere felici per forza perché lo richiede il momento, l’eventuale solitudine di chi è rimasto solo, per non parlare del periodo pandemico che non ha consentito a tutti di poter rivedere i propri cari in una festa così simbolica come il Natale. Insomma, ce n’è abbastanza per giustificare quel sentirsi un po’ giù che alcuni di noi avvertiranno! Per non parlare del famoso Blue Monday, il lunedì più triste dell’anno, che viene calendarizzato secondo una serie di parametri proprio nel terzo lunedì di gennaio, quando lo sprint della vacanza è finito da tempo e si realizza che mancano minimo sei-sette mesi alle vacanze estive. Ne parliamo con Alessia Daturi, naturopata.
La Naturopatia può venirci in aiuto per quello che è definito stress post festività.
Partiamo dall’alimentazione come sempre: il nostro intestino è sede di quello che viene chiamato comunemente cervello emozionale. Durante le feste lo abbiamo sovraccaricato di emozioni, ma anche di cibi molto elaborati. Ora si tratta di tornare alla semplicità: verdure di stagione cucinate in modo leggero, proteine nobili come quelle vegetali dei legumi e dei derivati della soia, pesce di qualità, uova biologiche. I carboidrati, motore del nostro organismo, vanno ridimensionati in quantità e qualità: se abbiamo ecceduto in farine raffinate sarebbe meglio variare un po’ i grani che consumiamo, privilegiando quelli integrali, il farro, il mais, l’orzo, magari consumandoli in chicco.
Inoltre alcuni integratori sono molto utili per aiutarci ad affrontare il periodo. La Whitania somnifera, anche nota come Ashwagandha nell’Ayurveda è una pianta adattogena in caso di stress, ansiolitica e modulatrice del sistema nervoso. Alcuni studi scientifici ne provano l’efficacia anche nelle persone anziane con deficit di memoria e ansia, ma anche nei soggetti giovani particolarmente stressati come gli studenti universitari.
Se oltre all’abbassamento del tono dell’umore si avvertono insonnia e fame nervosa una pianta adatta può essere la Griffonia (Griffonia simplicifolia) detta anche fagiolo africano, ricca di una forma di triptofano precursore della serotonina, uno dei principali neurotrasmettitori coinvolti nella regolazione dell’umore.
In ultimo non dimentichiamoci la cosa più importante: non c’è rimedio che tenga quando l’ansia e l’abbassamento dell’umore sono indice di un malessere più profondo. Come la spia del motore che si accende quando qualcosa non va, questi stati emotivi vanno ascoltati: prestiamo attenzione a noi stessi più che mai.
Silvia Trevaini
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