Con l’inizio dell’estate e dei primi caldi chi soffre di problemi circolatori venosi presenta i primi fastidi, specialmente in quelle zone in cui la primavera è solo una breve parentesi tra il freddo invernale e l’afoso clima estivo. Le gambe si gonfiano, le vene sono in evidenza, i capillari si rompono con maggiore facilità, i piedi assomigliano a salsicciotti che soffrono ad essere costretti nei sandaletti. Iniziando per tempo una prevenzione mirata si possono minimizzare questi fastidiosi sintomi. È fondamentale lavorare sul sistema venoso ma anche sul linfatico, al fine di migliorare il ritorno venoso. Ne parliamo con Alessia Daturi, naturopata presso la Scuola italiana di medicina olistica.
Il primo passo è camminare almeno trenta minuti al giorno già dalla primavera e alleggerire l’alimentazione: con il caldo iniziamo a diminuire i grassi e le proteine animali e introdurre verdure e frutta di stagione (senza esagerare per non sovraccaricarci di umidità); favoriamo alcuni cereali diuretici quali l’avena e il grano saraceno e aumentiamo la quantità di acqua a temperatura ambiente.
Tra gli strumenti dell’idrotermofangoterapia ci vengono in aiuto i pediluvi. Riempiamo due bacinelle, una con acqua calda e l’altra con acqua fredda; mettiamo 3 gc di olio essenziale di Cipresso e 3 gc di olio essenziale di Solidago in un cucchiaio di olio di jojoba (ma vanno bene anche l’olio di mandorle o di oliva) e amalgamiamolo con 100 gr di sale per poi versarlo nella bacinella con acqua calda dove immergeremo i piedi per due minuti, per poi spostarli per trenta secondi nella bacinella di acqua fredda, alternando le due bacinelle per tre volte.
Si possono praticare anche i getti alternati alle gambe. Si parte sempre con l’acqua calda e dalla gamba destra, facendo scorrere con il tubo della doccia l’acqua dalla parte esterna della caviglia fino all’inguine per poi scendere dalla parte mediale della gamba per ritornare al malleolo interno. Passiamo quindi alla gamba sinistra. Ricordiamoci di alternare acqua calda e fredda per almeno tre volte. Entrambe le idroterapie sono però controindicate dopo i pasti, se c’è eccessiva debolezza, se ci sono sciatalgie e durante il ciclo mestruale.
Tra i preziosi funghi medicinali Auricularia è quello indicato per tonificare e migliorare la circolazione sanguigna; ricco di adenosina, magnesio, guanosina e vitamine, svolge un’azione antinfiammatoria sulla tonaca venosa, evitandone lo sfiancamento e l’indebolimento.
Anche il Sorbo gemme macerato glicerinato (Sorbus domestica L.) fluidifica il sangue e protegge i vasi rafforzandone l’endotelio e contrastando trombi e infiammazioni. Può essere abbinato a Castagno gemme macerato glicerinato (Castanea vesca Gaertn) che agisce sulla congestione linfatica favorendo il drenaggio perivascolare.
Infine, in commercio si possono mettere alcune gocce di olio essenziale di Menta piperita, Cedro e Cipresso in un tubetto di aloe da tenere in frigo, per un massaggio defatigante a fine giornata, partendo dalla pianta del piede e salendo verso l’inguine.
Con le giuste misure i primi caldi non fanno più paura alle nostre gambe!
Silvia Trevaini
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