Praticare la costanza

A volte ci si immagina che non ci sia nulla da fare e la lamentala del non essere costanti può essere raccontata a se stessi e agli altri persino con un po’ di autocompiacimento, con frasi del tipo: “non sono capace”, “sono negato per certe cose”, “non riuscirò mai”. È il pensiero negativo, solitamente basato su credenze ereditate dal passato, come, per esempio, giudizi che ci hanno fatto male o ricordi di momenti dolorosi di fallimento. Cominciamo la nostra azione a sostegno della costanza eliminando gli eccessi del pensiero negativo. Sono solo pensieri e, in particolare, come tutti i pensieri formulati al negativo, sono oggetti mentali poco salutari. Se visualizziamo ciò che non sappiamo fare, ciò che non vogliamo ottenere, ciò che non vogliamo essere, finiremo per ritrovarci li. Anche frasi innocenti come “ non so evitare il cibo spazzatura”, formulate al negative, portano il cervello a produrre immagini di me che mollo tutto, ma in sovrappeso, che fatico perché sono pesante, che non vado bene, che non ce la faccio, che fallisco… e addio costanza. Continua a leggere



I nemici della pelle: fumo e sole

Con l’arrivo della menopausa, la carenza di estrogeni produce un sensibile aumento delle rughe, bisogna quindi correre ai ripari con un corretto stile di vita e una terapia adeguata. Ma vediamo il perchè di questa nuova sensibilità della pelle…

Le ragioni stanno nella natura e nella vulnerabilità della pelle: l’unico vestito che dura tutta la vita. Ecco perché dovremmo averne più cura, fin dall’infanzia con genitori attenti all’eccesso di sole. E perché fin dall’adolescenza dovremmo rispettarla molto di più: dall’esterno, evitando le abbronzature rapide, intense e prolungate, che la infiammano e ne danneggiano tutta la raffinata architettura cellulare; dall’interno, evitando il fumo, super tossico anche per la bellezza e la salute della pelle. Privilegiando un’alimentazione sana, che dia alla cute tutti i “mattoncini” necessari (aminoacidi, sali minerali e vitamine) per costruire questo tessuto cosi dinamico nel modo migliore  e per proteggerlo dagli insulti del tempo. La pelle è un organo straordinario  per la salute fisica e psichica di ciascuno di noi. È essenziale nella comunicazione sociale non verbale: desiderio, paura, panico, odio, sono comunicati anche per via chimica dai feromoni, prodotti con composizione differente da ghiandole  sudoripare e sebacee, in risposta ai diversi stimoli emozionali trasmessi sia attraverso le fibre nervose, sia attraverso sostanze come l’adrenalina e il cortisolo. Non ultimo, la pelle ha una notevolissima sensibilità agli ormoni sessuali prodotti dalle ovaie: gli estrogeni, il progesterone e gli androgeni. Ecco perché, dopo la menopausa, c’è un cambiamento, se non viene effettuata un’adeguata terapia ormonale sostitutiva (Tos), in assenza di controindicazioni. Potrebbe farla circa l’87-88 per cento delle donne (escludendo le signore colpite  da carcinoma al seno, da adenocarcinoma a utero o ovaie, o da trombosi). Continua a leggere



Cenare o pranzare a casa educa i giovani a mangiare sano

I giovani e gli adolescenti che cenano a casa, anche con pasti semplici e/o frugali, mangiano meglio e più sano, educandosi a poco a poco a una dieta corretta con alimenti nutrizionalmente ricchi, compresi frutta e verdura. Potrebbero essere queste le conclusioni, in sintesi, di un ampio studio dell’Hospital for Sick Children di Toronto, in Canada, che ha coinvolto oltre 2.700 giovani di età compresa tra i 14 e i 24 anni, che nel 2011 vivevano ancora in famiglia.

Lo studio ha analizzato le abitudini dietetiche di questa ampia popolazione osservando che i giovani che cenavano tra le mura domestiche, rispetto ai coetanei più ‘mondani’ che all’ora dei pasti erano con amici e fuori casa, consumavano alimenti di maggiore qualità, più freschi, riducendo nella dieta quotidiana l’apporto di junk food, il cibo spazzatura, ricco di grassi e calorie a basso contenuto nutrizionale, così come di bevande zuccherate. Ne parliamo con la Dottoressa Carla Lertola, specialista in Scienza dell’Alimentazione del Visconti di Modrone Centro Medico.
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I danni procurati dalla luce blu degli smartphone

La luce blu di smartphone e tablet penetra negli strati profondi dell’epidermide e provoca macchie e rughe. Ma, se viene usata da mani esperte, si trasforma in una terapia contro acne, formazioni precancerose e cheratosi attiniche.  Trasformare il cellulare in uno strumento di lavoro, ma allo stesso tempo correre ai ripari per un utilizzo massiccio del dispositivo: Kylie Jenner 21 enne, sorella minore della più famosa Kim Kardashian, sarebbe pronta a una collaborazione con Apple per creare una crema contro la luce blu emessa dai cellulari. Un’intuizione da imprenditrice navigata per la giovanissima  Kylie che ha centrato un argomento di grande attualità, portato più volte alla ribalta dai ricercatori negli ultimi tempi. La luce blu di cellulari, tablet, televisori e schermi in genere è potenzialmente dannosa per la pelle, specie quando l’uso è massiccio, come quello che ne fanno i millennials, o chi con il computer lavora tutto il giorno. Stando alla società di indagini di mercato Mintel, negli USA i più giovani controllerebbero la posta elettronica 175 volte al giorno, i loro genitori lo farebbero 30 volte. In Italia la situazione non è molto diversa: il 61,7% degli italiani usa lo smartphone anche a letto.

Ma cos’è questa luce blu che tanto sta facendo parlare? Ne parliamo con il prof Santo Raffaele Mercuri primario del reparto di dermatologia del San Raffaele di Milano. Continua a leggere



Ginecologia e trombosi, il ruolo del medico

la parola alla dottoressa Lidia Rota Vender, Specialista in Ematologia e Malattie cardiovascolari da Trombosi del Centro Medico Visconti di Modrone e Presidente di ALT – Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari – Onlus www.trombosi.org

I ginecologi avendo a che fare con i periodi più trombogeni in assoluto nella vita di una donna, hanno il diritto e il dovere di possedere gli strumenti necessari per valutare il profilo di rischio globale in ognuna di loro nelle diverse fasi della vita, fertile e non, per affrontarlo e per ridurlo.

Le malattie da Trombosi sono l’evento più probabile nella popolazione dei Paesi cosiddetti industrializzati. Prendono il nome dall’organo che colpiscono, ma sono causate nella maggior parte dei casi dalla Trombosi. In un caso su tre potrebbero essere prevenute con l’informazione dedicata al pubblico riguardo ai fattori di rischio e ai sintomi premonitori, e con una costante collaborazione fra medici specialisti che affrontano (si parla di sole donne) la paziente, mettendo a disposizione ognuno la propria specifica competenza per ottenere il massimo in termini di prevenzione, diagnosi, cura. Continua a leggere



Non esiste un cibo “Pico della Mirandola”


Un recente studio americano, apparso sulle pagine della rivista Neurology, asserirebbe che il consumo regolare e giornaliero di verdure a foglia verde, succo d’arancia e frutti di bosco rallenta la perdita di memoria. A questa conclusione si sarebbe giunti dopo avere esaminato con un questionario dedicato, le abitudini dietetiche di quasi 28 mila uomini (perché le donne non sono state incluse?) con età media 51 anni. Continua a leggere