Gli ormoni prodotti e secreti dalla ghiandola tiroidea svolgono un ruolo fisiologico di primaria importanza nella regolazione di diverse funzioni del nostro organismo come ad esempio il metabolismo basale, la temperatura corporea, l’attività cerebrale, la velocità del battito cardiaco, la peristalsi intestinale e la funzione riproduttiva. Proprio in relazione a quest’ultima una normale attività ormonale tiroidea è indispensabile per un corretto funzionamento dell’attività ovarica, il che significa per la donna godere di una regolare ciclicità mestruale e di una regolare attività ovulatoria, presupposto necessario per realizzare il desiderio di gravidanza. Continua a leggere
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La blefaroplastica non chirurgica: il Plexer
La blefaroplastica non chirurgica permette di trattare inestetismi cutanei e migliorare la cute palpebrale, senza l’ausilio di bisturi, utilizzando il Plexer. “Questo tipo di intervento non pretende di sostituirsi con una sola applicazione agli interventi di blefaroplastica chirurgica, bensì permette di ottimizzare in modo indolore, senza punti o anestesia, la luminosità dello sguardo di una persona, eliminando quell’eccesso di pelle della palpebra superiore che affligge molte persone. Se invece si desidera un risultato del tutto equivalente al classico intervento di blefaroplastica, è necessario sottoporsi ad un numero di sedute ulteriori, in rapporto all’importanza del tessuto da eliminare”, ci spiega il Dott. Giacomo Urtis, chirurgo plastico presso Dr Urtis Clinic di Milano. Il principio di funzionamento è la sublimazione, cioè l’evaporazione di porzioni piccolissime della cute palpebrale inferiore, senza danneggiare in questo modo i tessuti circostanti. L’effetto ottenuto è il ringiovanimento delle aree cutanee danneggiate dal tempo, da cicatrici, macchie, ecc., senza rischi e in modo naturale. Continua a leggere
Nutrirsi in maniera naturale anche nei periodi freddi
La bella stagione purtroppo è andata via già da un po’ e naturalmente oltre alle vacanze a salutarci c’è anche una bella lista di frutta e verdura. Purtroppo non è più tempo di Angurie, Meloni Cantalupo, Albicocche, Fragole, Mirtilli ecc. Cibi dolci, acquosi, freschi, che ci lasciano l’acquolina in bocca al solo pensiero. Per chi si nutre in modo naturale, quindi basando la propria alimentazione sui doni di Madre Natura è periodo di modifiche alimentari. Una delle domande che in questi periodi si sente di più è: “Ma d’inverno, col l’arrivo del freddo, e con i pochi frutti che abbiamo a disposizione, come si fa a mangiare in maniera naturale e soprattutto crudo?
Vediamo come affronta il periodo invernale Giuseppe Tedeschi , il nostro esperto in Igiene Naturale laureato in Scienze della Salute. Continua a leggere
Massaggio Lomi Lomi, saggezza antica al ritmo delle onde
Il massaggio è il mezzo più antico ed apprezzato per alleviare il dolore, non a caso presente in tutte le culture, nelle sue varie forme e caratteristiche. Il massaggio Lomi Lomi è un massaggio olistico, che coinvolge la persona in modo complessivo, anima, mente e corpo. Lomi Lomi in hawaiano significa massaggiare, precisamente formare onde. La sua origine è antichissima, trae ispirazione dal massaggio ka huna, uno stile di massaggio ritmico tipico delle Hawaii che consente di massaggiare l’intero corpo con un solo movimento. Continua a leggere
Come mantenere gli impegni con se stessi
Uno dei più grandi problemi per la maggior parte delle persone è mantenere la motivazione necessaria per portare avanti qualsiasi tipo di programma di esercizi, dieta, o abitudine positiva.
Queste sono alcune cose che potresti voler realizzare e in cui, forse, fatichi a essere costante:
– mantenere una dieta che riconosci come la migliore per te;
– dare al tuo corpo l’attività fisica quotidiana di cui ha bisogno;
– migliorare la tua routine di esercizi aggiungendoci nuovi elementi;
– riposare a sufficienza;
– mantenere una certa organizzazione e concentrazione nella tua vita e/o nel tuo lavoro;
– portare a termine dei progetti;
– mettere in pratica informazioni per cui hai pagato! Continua a leggere
Un viaggio nel passato alla ricerca dell’alimentazione della nostra specie
Ricerche Scientifiche e scoperte fatte negli anni ci dimostrano che circa 6 milioni di anni fa in Africa orientale visse l’ultimo antenato comune tra noi e gli scimpanzé, e che da quel momento in poi le nostre strade si sarebbero separate per sempre. Gli ominidi da poco staccati da quella linea evolutiva (quella che appunto porterà agli uomini e agli scimpanzé) avevano ancora molte caratteristiche simili alle scimmie. Loro passavano la maggior parte della loro vita nella foresta sugli alberi, e quando scendevano non si allontanavano mai troppo da essi per risalire ad ogni pericolo.
Gli ominidi iniziarono a moltiplicarsi, e con questo iniziò a nascere il problema della carenza di cibo nei posti in cui vivevano abitualmente, costretti a scendere dagli alberi e a spostarsi nell’erba alta, data la loro bassa statura (circa 150 cm) avevano l’inconveniente di non avvistare in tempo eventuali pericoli, e fu così che iniziarono a camminare eretti (l’anatomia delle ossa gli consentiva di camminare su due piedi ma non per tratti troppo lunghi), questo fece nascere il lato positivo di avere due mani libere per trasportare i piccoli e altre cose utili ritrovate lungo il cammino giornaliero. Affrontiamo l’argomento insieme a Giuseppe Tedeschi laureato in Scienze della Salute, e professionista di Igiene Naturale. Continua a leggere