L’anemia: perché e come si combatte

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Nell’organismo umano la produzione dei globuli rossi, indispensabili per il trasporto dell’ossigeno dai polmoni ai tessuti, è regolata da sostanze endogene (come ad esempio l’eritropoietina prodotta dal rene) ed esogene, cioè vitamine e minerali introdotte con gli alimenti.
“Pertanto, una nutrizione non corretta può portare ad una anemia, cioè ad una diminuzione non tanto dei globuli rossi ma dell’emoglobina in essi contenuta”, ci spiega il Prof. Giorgio Lambertenghi Deliliers del Centro Medico Visconti di Modrone di Milano. Continua a leggere



Glutei sodi e scolpiti senza protesi ma con piccoli ritocchini

gluteoPer chi è già in vacanza e per chi ancora attende gli ultimi giorni di lavoro prima di partire la prova costume è  all’ordine del giorno ormai da tempo. Ma, nonostante impegno e dedizione con diete e palestra, non sempre i risultati sono quelli sperati: come rimediare in poco tempo smaltendo il grasso accumulato durante l’inverno? Come esibire con orgoglio costumi, top e bikini succinti senza preoccuparsi di rotolini e cuscinetti in bella vista?
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Alitosi… “Un segreto detto sulla bocca”

alitosiEsistono sintomi e/o malattie che fanno fare brutta figura al paziente e al medico. Una di queste, forse la più frequente, è l’alitosi.

Un testo stampato nel 1986 definisce l’alitosi come l’emissione di alito cattivo o putrido dalla bocca, aggiungendo subito che la diagnosi è difficile e richiede la ricerca di sintomi collaterali o delle cause di insorgenza.
E qui si precipita nell’assurdo! Continua a leggere



Le ghiandole del collo: campanelli d’allarme fondamentali

colloE’ opinione comune considerare i linfonodi come “corpuscoli” più o meno grandi, disseminati in tutto il corpo e destinati ad aumentare di volume se coinvolti in malattie infiammatorie o tumorali.

Parliamo infatti di linfoadenopatie reattive o metastatiche insieme al Prof. Roberto Barocci, otorinolaringoiatra del Centro Medico Visconti di Modrone. E questo è sostanzialmente un discorso giusto: purtroppo è incompleto quando si parla dei linfonodi del collo. Continua a leggere



Perché bere il latte di asina

asinaNon tutti forse lo conoscono, e chi lo conosce magari non lo ha mai assaggiato, mi riferisco al latte di asina, un alimento un po’ dimenticato che invece necessita di essere rivalutato e introdotto nella dieta.

Cosa contiene

A parità di quantità il latte di asina contiene un basso tenore di grassi e proteine, ma un elevato tasso di lattosio, rispetto a quello di mucca, inoltre, è ricco di omega-3, i grassi polinsaturi che proteggono dalle malattie del cuore, e di probiotici, i microrganismi che riequilibrano la flora intestinale. Ne parliamo insieme a Sara Cordara, Specialista in Scienza dell’ Alimentazione e in Nutrizione e Integrazione nello Sport.

Ideale per il neonato Continua a leggere



Proteggi la pelle dal sole

sole1È fonte di vita , di energia  e di benessere, ma se stare al sole fa bene al fisico, all’umore e persino al sistema immunitario, non ci si deve dimenticare che la elle può correre seri rischi se l’esposizione non viene mediata dall’utilizzo di un solare. Solo protetta, infatti, l’epidermide può colorarsi senza scottarsi e senza invecchiare prima del tempo. A luglio i raggi solari cominciano a diventare davvero caldi e fanno venir voglia di abbronzarsi. La pelle reagisce naturalmente al sole producendo un film protettivo a mo’ di schermo, costituito dalla melanina che dona il particolare effetto tintarella. L’epidermide però può anche avere delle reazioni abnormi, la più comune delle quali è la scottatura solare, dovuta a un’eccessiva o prolungata esposizione ai raggi UV senza adeguata protezione; ma altrettanto diffuso è l’eritema solare, o fotodermatite,  che invece è una risposta anomala della pelle anche a esposizioni normali. In entrambi i casi, se il danno è grave, si forma una bolla con produzione di liquido e distacco del derma. Queste situazioni sono rischiose perché i danni provocati dal sole non si fanno sentire nell’immediato, ma sono cumulativi e vengono immagazzinati nella “memoria della cellula”, manifestandosi nel tempo con invecchiamento precoce e, nei casi più gravi, tumori. La parola d’ordine allora è: dare tempo alla pelle di abituarsi al sole, come sa fare naturalmente, iniziando a esporsi a partire da 15 minuti per volta. Ce ne parla il  Professor Santo Raffaele Mercuri primario presso lì ospedale San Raffaele di Milano. Continua a leggere