Il tempeh è simile al tofu, ma differente nelle caratteristiche nutrizionali, nella qualità alimentare, e nel processo di lavorazione. Il processo di fermentazione conserva tutte le qualità nutrizionali dei semi di soia, un alto contenuto di fibre alimentari e vitamine, una composizione solida e un sapore robusto e vigoroso. Sia il tempeh sia il tofu sono alimenti molto più digeribili dei semi di soia. Il tempeh va conservato in acqua salata e viene spesso preparato tagliato a fette, cucinato con salse piccanti, al vapore o fritto. Lo si può consumare da solo, o con del chili, stufato o nelle minestre. Viene inoltre usato per accompagnare pasta o riso, come ingrediente di sughi o per farcire panini. Ha un sapore complesso ed intenso: una combinazione di noci, e funghi, ma alcune ricette esaltano alcune somiglianze con la carne. Il tempeh si congela facilmente ed è disponibile in molti paesi occidentali, soprattutto nei supermercati etnici e nei negozi dietetici. Con la soia è inoltre possibile produrre altri tipi di alimenti fermentati: miso, douchi e natto. Continua a leggere
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Gli oligoelementi alleati della bellezza
L’impiego terapeutico degli oligoelementi, sostanze presenti in piccolissime quantità nel nostro organismo è noto da tempo, ma il loro utilizzo da ottimi risultati anche nel campo della cosmesi naturale. Continua a leggere
L’uso del microscopio operativo in Odontoiatria
L’odontoiatria, come molte altre branche della medicina, è coinvolta in un continuo progresso delle tecniche di diagnosi, delle soluzioni terapeutiche, e delle procedure operative. Basti pensare all’enorme sviluppo che ha determinato l’implantologia, offrendo ai pazienti nuove possibilità di riabilitazione protesica. Del resto, anche i sistemi di lavoro usati dai dentisti, vanno incontro ad un miglioramento e ad un perfezionamento continuo. La ricerca di una sempre maggiore qualità delle prestazioni erogate, il bisogno di migliorare la prevenzione e la diagnosi delle patologie orali, sta spingendo gli odontoiatri ad utilizzare dei mezzi visivi di ingrandimento durante il loro lavoro quotidiano. Attualmente, l’unico strumento che consente di mettere in asse il sistema illuminante con quello ingrandente, è rappresentato dallo stereomicroscopio operativo. Ne parliamo insieme al Dottore Mauro Malvini dello studio Dentistico ARS MEDICA DENTISTICA di Monza. Continua a leggere
Rimedi antiage per il viso
Un viso segnato non è necessariamente un viso “maturo”. Oggi, fin dalla giovane età, siamo aggredite da sostanze inquinatati che assorbiamo dall’ambiente e che contribuiscono a ingrigire e inaridire la pelle. Bisogna correre ai ripari… Continua a leggere
L’osteoporosi: un’epidemia da frenare
L’osteoporosi senile è una malattia degenerativa delle ossa, caratterizzata da una progressiva riduzione del tessuto osseo. Questa condizione colpisce prevalentemente le donne, a causa degli squilibri ormonali che seguono alla menopausa, tuttavia può essere associata anche ad altre malattie quale l’ipertiroidismo, iperparatiroidismo, carenze alimentari e all’assunzione cronica di cortisonici.
L’impoverimento della struttura dell’osso comporta una diminuzione alla resistenza alle pressioni, alle trazioni e ai traumi e di conseguenza aumenta il rischio di frattura, sopratutto a livello della testa e del collo del femore e dei corpi vertebrali dorsali e lombosacrali.
L’osso è un tessuto in continuo rimodellamento e formazione.
Nei soggetti giovani la quantità di osso distrutto è uguale alla quantità di osso neoformato, cosicché la quantità totale di tessuto osseo rimane costante. Ciò non accade più nei soggetti di età avanzata o affetti dalle patologie e/o fattori di rischio sopra elencati.
L’osteoporosi quindi è una condizione che si accompagna ad una aumentata fragilità ossea e che viene definita attraverso la misurazione della massa ossea a livello lombare e femorale, che risulta ridotta rispetto ai valori ideali della donna o dell’uomo nel momento del picco di massa ossea (massimale di minerale scheletrico raggiunto intorno ai 25 anni).
Insieme alla dottoressa Maria Luisa Brandi, Professore Ordinario di Endocrinologia, Università di Firenze e Direttre Unità Operativa di Malattie del Metabolismo Osseo e Minerale, presso il Centro Medico Visconti di Modrone di Milano, abbiamo approfondito l’argomento. Vediamo che cosa ci ha raccontato sui metodi di prevenzione….
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Il bello della musica
Pelle, psiche, musica e meditazione: il legame tra queste parole è stretto. Le onde musicali cambiano lo stato d’animo di una persona e influenzano la produzione di neurotrasmettitori come dopamina e serotonina, molecole che stabilizzano l’umore. Questo aspetto si riflette sulla pelle che appare più distesa. Non solo. Una buona percentuale dei neurotrasmettitori della felicità è presente a pioggia sulla pelle, sia in superficie, sia nel derma, dove i suoni stimolano la produzione di fibroblasti (le fibre che danno sostegno ed elasticità alla pelle). In questo modo si hanno meno rughe. E una bellezza che corrisponde all’equilibrio dei sensi, ovvero al sentire harmoniam che accomuna pensiero orientale e occidentale. Continua a leggere