Ci sono molti modi per eliminare i peli superflui e poter esporre liberamente il nostro corpo ai raggi del sole estivo: vediamo vantaggi e limiti di ognuno. Continua a leggere
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Ci sono molti modi per eliminare i peli superflui e poter esporre liberamente il nostro corpo ai raggi del sole estivo: vediamo vantaggi e limiti di ognuno. Continua a leggere

Luglio segna il momento dell’espansione energetica che simboleggia la forza maschile, il culmine del massimo yang, come direbbero i medici cinesi. Ma la colonnina del mercurio che spesso balza oltre i 30° e l’elevato tasso di umidità possono avere anche effetti negativi a livello fisiologico. Ad esempio uno dei primi segnali dell’arrivo dell’estate è rappresentato dall’aumento della ritenzione idrica, che si manifesta con una visibile dilatazione generalizzata a tutto il corpo, sensazione di pesantezza, formicolii alle gambe e, talvolta, con un vero e proprio aumento ponderale, che affatica il cuore e la circolazione peraltro già fiaccati dalle alte temperature. Un cattivo funzionamento delle vie linfatiche o del microcircolo sanguigno può portare quindi ad accumulo di liquidi nei tessuti. L’edema o stasi linfatica è una condizione patologica in cui si assiste ad un aumento del volume del liquido interstiziale. Normalmente, il contenuto dell’acqua corporea extracellulare è mantenuto costante entro precisi limiti. I liquidi tessutali ed i soluti in essi accumulatisi vengono infatti raccolti e reimmessi in circolo attraverso il sistema dei vasi linfatici. La localizzazione dell’edema può essere generalizzata o distrettuale e questo può essere dovuto a ostruzioni venose (FLEBEDEMA) o linfatiche (LINFEDEMA).
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Carissime lettrici, gentili lettori,
è nata la nuova rivista di alimentazione di Riza: PrestoFatto, il giornale adatto alle persone molto attive che non riescono o non sanno dedicare tempo ai fornelli. Oggi le nostre giornate sono diventate velocissime. Colpa della tecnologia? Della voglia o del bisogno di appagare troppe aspettative? Beh, è importante che io vi dica che il senso del nostro nuovo giornale non è certo quello di assecondare una cieca e ottusa frenesia. Tutt’altro. Il fatto è che quando il carico degli impegni diventa eccessivo a qualcosa rinunciamo, e spesso quel qualcosa è proprio la cucina. Continua a leggere
Il tempeh è simile al tofu, ma differente nelle caratteristiche nutrizionali, nella qualità alimentare, e nel processo di lavorazione. Il processo di fermentazione conserva tutte le qualità nutrizionali dei semi di soia, un alto contenuto di fibre alimentari e vitamine, una composizione solida e un sapore robusto e vigoroso. Sia il tempeh sia il tofu sono alimenti molto più digeribili dei semi di soia. Il tempeh va conservato in acqua salata e viene spesso preparato tagliato a fette, cucinato con salse piccanti, al vapore o fritto. Lo si può consumare da solo, o con del chili, stufato o nelle minestre. Viene inoltre usato per accompagnare pasta o riso, come ingrediente di sughi o per farcire panini. Ha un sapore complesso ed intenso: una combinazione di noci, e funghi, ma alcune ricette esaltano alcune somiglianze con la carne. Il tempeh si congela facilmente ed è disponibile in molti paesi occidentali, soprattutto nei supermercati etnici e nei negozi dietetici. Con la soia è inoltre possibile produrre altri tipi di alimenti fermentati: miso, douchi e natto. Continua a leggere
L’impiego terapeutico degli oligoelementi, sostanze presenti in piccolissime quantità nel nostro organismo è noto da tempo, ma il loro utilizzo da ottimi risultati anche nel campo della cosmesi naturale. Continua a leggere
L’odontoiatria, come molte altre branche della medicina, è coinvolta in un continuo progresso delle tecniche di diagnosi, delle soluzioni terapeutiche, e delle procedure operative. Basti pensare all’enorme sviluppo che ha determinato l’implantologia, offrendo ai pazienti nuove possibilità di riabilitazione protesica. Del resto, anche i sistemi di lavoro usati dai dentisti, vanno incontro ad un miglioramento e ad un perfezionamento continuo. La ricerca di una sempre maggiore qualità delle prestazioni erogate, il bisogno di migliorare la prevenzione e la diagnosi delle patologie orali, sta spingendo gli odontoiatri ad utilizzare dei mezzi visivi di ingrandimento durante il loro lavoro quotidiano. Attualmente, l’unico strumento che consente di mettere in asse il sistema illuminante con quello ingrandente, è rappresentato dallo stereomicroscopio operativo. Ne parliamo insieme al Dottore Mauro Malvini dello studio Dentistico ARS MEDICA DENTISTICA di Monza. Continua a leggere