
Poche e facili regole possono essere di aiuto per favorire la ‘buona’ amicizia dei piccoli con il cibo sano. La Dottoressa Carla Lertola, specialista in Scienza dell’Alimentazione del Centro Medico Visconti di Modrone, come sempre ci dà qualche buon consiglio.
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- Il bambino è un ottimo imitatore. Ama seguire i comportamenti dei grandi ed è influenzato anche dalle loro scelte alimentari. Ecco perché i genitori devono dare il buon esempio, sia consumando alimenti di qualità, vari e salutari, ma anche avendo un comportamento ‘tranquillo’ nei confronti del cibo cosicché il bambino possa sviluppare un buon rapporto con esso. Ciò permetterà anche ai grandi di riconoscere i bisogni dei bimbi, i malesseri reali da eventuali capricci.
Gli americani, i canadesi e alcuni europei in tutto il mondo sono gli unici a portare bottiglie d’acqua ovunque, ad acquistare bevande fredde in ogni occasione, oltre a ordinare sempre un drink durante un pasto. Prima che esistessero le bottiglie d’acqua, quando le persone uscivano per delle commissioni, bevevano acqua prima di andarsene e eventualmente una volta raggiunta la loro destinazione. Ora che trasportiamo bottiglie d’acqua ovunque, siamo un po’ più sani e più idratati? I fatti sembrano contraddire la teoria. L’attuale tendenza di bere 3 litri d’acqua o più al giorno, popolare tra i bodybuilder, è solo l’ultimo sviluppo in decenni di disinformazione sull’acqua e l’idea alla base del fatto che molte persone sono “cronicamente disidratate”. Non c’è alcuna base scientifica per cui abbiamo persino bisogno di bere otto bicchieri d’acqua al giorno (2 litri), questa nuova tendenza ora sembra addirittura raddoppiata segnando un nuovo presunto fabbisogno idrico.
Gli occhi e in particolare la congiuntiva sono la diretta porta d’ingresso per il Coronavirus che viene poi trascinato tramite le vie di deflusso delle lacrime all’interno del naso e gola.
Il sonno rappresenta un importante meccanismo di ristrutturazione e riequilibrio dei sistemi metabolici e umorali.
La voce è un potente strumento che ci permette di esplorare in maniera profonda noi stessi, attraverso un lavoro fisico, energetico ed emotivo capace di andare oltre i blocchi e di affrontare la complessità che caratterizza l’essere umano. Se osserviamo le tradizioni culturali di tutte le popolazioni, possiamo vedere come in ognuna sia presente l’utilizzo del canto come mezzo per guarire l’individuo e la comunità. Che si tratta dei mantra, come quelli ancora oggi utilizzati nelle culture asiatiche, dei canti sciamanici dell’ Africa o delle Americhe, o anche delle litanie che venivano usate nelle veglie funebri del nostro paese, non c’è popolo al mondo che non abbia ricorso al sollievo del benefico potere curativo della voce. Sebbene questa tradizione sia quasi scomparsa in occidente, oggi viene riscoperta insieme alla grande conoscenza che questo approccio all’essere umano e alla sua salute porta con sé. La voce è uno strumento molto potente di cui disponiamo che la particolarità da fare da ponte tra il corpo fisico e la nostra parte energetica, sottile. Ecco perché lavorare con la voce significa intraprendere un percorso molto intimo, ma che sa dare presto dei grandi risultati.
Può sembrare assurdo, vero, ma accade che anche l’acqua, così apparentemente innocua, crei dei problemi di intolleranza. Se pensiamo a quella piacevole sensazione che si prova quando si sta a mollo nella vasca da bagno, avvolti da schiuma, vapore e aromi inebrianti, mentre all’esterno le temperature scendono in picchiata e l’aria si fa sempre più pungente. E che dire, invece di una doccia fresca, che regala un po’ di sollievo nelle giornate estive e spezza la morsa insistente del caldo. L’acqua è sicuramente un prezioso alleato per mente e corpo, in grado si di detergere, ma anche di ritemprare, allentare le tensioni, coccolare e divertire.